news-13082024-044328

La Riviera, da molti anni a questa parte, ha subito un cambiamento significativo. Mentre ci avviciniamo a Ferragosto, notiamo che molte spiagge sono deserte. Non c’è più l’afflusso di turisti provenienti da diverse parti d’Italia alla Romagna. Ci sono molte ragioni per questo cambiamento.
La prima e principale ragione è che l’offerta turistica si è diversificata e i voli low-cost hanno rivoluzionato positivamente il mercato. Ora, otto volte su dieci, è più conveniente e veloce prendere un volo da Bologna o Milano per la Sicilia o la Grecia piuttosto che fare un’escursione a Riccione o Marina di Ravenna.
Inoltre, c’è da considerare la qualità del mare. Quest’anno, da oltre un mese, si è verificata la presenza di mucillagine in Romagna e nelle Marche. Questa realtà non rappresenta una minaccia per i turisti, ma può comunque influenzare la decisione di fare il bagno. Anche se gli esperti assicurano che non ci sono rischi per la salute, è comprensibile che i turisti possano essere scoraggiati a tuffarsi in mare con la presenza di mucillagine.
Tuttavia, la Riviera non si basa solo sul mare e ha sempre cercato di diversificare l’offerta turistica per attrarre visitatori tutto l’anno. Si è investito molto nel turismo congressuale, nello sport, nelle sagre e in altre attività. L’acqua, il mare e la spiaggia non possono più essere gli unici elementi attrattivi per i turisti. È necessario apportare dei cambiamenti strutturali al modello turistico attuale.
Una delle sfide principali riguarda le infrastrutture. La Riviera necessita di un miglioramento delle infrastrutture per rendere più agevole l’accesso via terra e aria. Attualmente, il viaggio in auto verso la Riviera può essere molto complicato a causa del traffico intenso, mentre i collegamenti ferroviari non sono sempre efficienti. Anche se ci sono diversi voli disponibili, può essere difficile raggiungere località come Cervia o Cattolica una volta atterrati a Bologna.
Una possibile soluzione potrebbe essere intensificare i voli diretti verso Rimini per agevolare l’accesso al mare per i turisti. Tuttavia, ci sono molteplici interessi in gioco che complicano la situazione, tra cui le rivalità tra gli aeroporti di Forlì e Rimini. Inoltre, la mancanza di una strategia regionale coordinata rende difficile implementare soluzioni efficaci.
In questo contesto, il coinvolgimento del settore privato potrebbe essere fondamentale. Le imprese locali hanno dimostrato in passato di sapersi adattare alle sfide del mercato turistico, ma ora potrebbero trovarsi di fronte a nuove sfide, come le normative europee sulle concessioni balneari. È necessario affrontare seriamente queste problematiche per garantire il futuro del turismo nella Riviera.