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Genova – Padre Andrea Melis, un sacerdote di Genova, è stato arrestato per violenza sessuale su un minore ed è risultato positivo all’HIV. Questa situazione è stata definita come estremamente pericolosa dalla giudice per le indagini preliminari Milena Catalano. Il sacerdote, che in passato è stato direttore della scuola e fondazione Padre Assarotti e della Fidae Liguria, ha contratto l’HIV 10 anni fa in Africa. Nonostante fosse in cura per ridurre il rischio di contagio, ha avuto rapporti sessuali non protetti, mettendo a rischio la sua vittima.

La vittima, un minorenne, fortunatamente non è stato infettato dall’HIV. Tuttavia, se dovessero emergere casi di persone infettate a seguito di rapporti con il sacerdote, la procura potrebbe avanzare accuse più gravi. Attualmente, Melis è accusato di violenza sessuale su minorenne, prostituzione minorile e tentata violenza aggravata. La misura cautelare è stata applicata solo per il primo reato, relativo agli abusi ripetuti nei confronti di un dodicenne.

Durante la perquisizione presso la sua abitazione, gli investigatori hanno sequestrato farmaci per la stimolazione sessuale, capi di abbigliamento di lusso e una fornitura di sigarette elettroniche che regalava ai giovani per attirarli a casa sua. Melis, appartenente all’Ordine dei Padri Scolopi, era anche presidente della Fidae Liguria e parroco della chiesa di Sant’Antonio da Padova a Finale Ligure.

Il sacerdote ha conosciuto la sua vittima nella chiesa, quando il ragazzo aveva solo 12 anni. Nonostante i familiari avessero avuto dei sospetti e gli avessero proibito di accettare regali costosi da parte del sacerdote, i due hanno continuato a incontrarsi di nascosto. Melis avrebbe regalato al ragazzo somme di denaro e articoli di lusso, esercitando su di lui un’influenza dannosa.

Secondo la giudice Catalano, Melis ha agito spinto da impulsi perversi, approfittando della fiducia dei giovani e attirandoli a casa sua. La sua capacità di avvicinarsi ai minori e di farsi accettare come amico e complice, acquisita grazie alla sua professione di sacerdote e insegnante, lo rende particolarmente pericoloso.

L’accusa nei confronti del sacerdote è estremamente grave e il caso è attualmente oggetto di ulteriori indagini. Melis è difeso dagli avvocati Raffaele Caruso e Graziella Delfino. La comunità locale è scioccata da queste rivelazioni e si auspica che giustizia sia fatta per proteggere i minori da simili abusi in futuro.