Il caso Pogba continua a tenere banco, con nuovi sviluppi che si stanno delineando. Dopo essere stato sospeso dal Tribunale Nazionale Antidoping per essere risultato positivo ai test antidoping, il campione del mondo francese potrebbe ora appellarsi al Tas.
Da quanto emerso, la questione è stata gestita con grande riservatezza dalla procura antidoping, senza che ci fossero dichiarazioni ufficiali da parte della difesa di Pogba. Tuttavia, è importante sottolineare che l’antidoping è un settore autonomo della giustizia sportiva e segue un percorso indipendente dalle federazioni.
Al momento, non si sa molto su come si evolverà la situazione, ma si ipotizza che ci siano state fasi preliminari dell’istruttoria in cui sono state esaminate le memorie difensive presentate dalla difesa di Pogba. Si è anche ipotizzato che potesse esserci la possibilità di un patteggiamento, ma sembra che questa strada non sia stata percorsa.
Inoltre, si era parlato della possibilità di ricorrere direttamente al Tas, ma sembra che la Wada e Nado Italia non abbiano concesso il benestare per questo passo. Quindi, al momento, l’unica opzione sembra essere quella di appellarsi al Tas dopo la decisione del Tribunale Nazionale Antidoping.
Nel dibattimento, Pogba cercherà di dimostrare l’assenza di dolo e di far valere eventuali attenuanti che potrebbero influenzare la sentenza. È probabile che in aula vengano presentati anche periti scientifici per supportare la difesa del calciatore.
Infine, è importante sottolineare che anche dopo la decisione del Tribunale Nazionale Antidoping, la partita non sarà definitivamente chiusa, in quanto ci sarà la possibilità di appellarsi al Tas e, in seguito, alla Corte federale svizzera, che rappresenta l’ultima tappa del percorso legale.
Il futuro di Pogba resta incerto, ma una cosa è certa: il caso continuerà a tenere viva l’attenzione del mondo sportivo e dei media fino alla sua conclusione finale.