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Dopo tre tentativi andati a vuoto, Wizz Air ieri è finalmente riuscita a mandare un aereo a Madeira e recuperare oltre 200 passeggeri. Gli stessi che da Ferragosto sono rimasti nell’isola portoghese per colpa del forte vento e degli incendi che hanno spinto anche altre compagnie a cancellare i voli. Ma sull’Airbus partito ieri, in via emergenziale, da Budapest non sono stati fatti salire un’altra trentina di viaggiatori, rimasti a terra dal giorno dell’Assunta: secondo l’azienda per motivi di natura burocratica, secondo gli interessati per eccessiva rigidità del vettore stesso. Fatto sta che ha creato ancora più polemiche una parte del comunicato del vettore, nel quale – un po’ maldestramente – si scrive: «Siamo delusi dal fatto che la capacità di posti di questo aereo non sia stata sfruttata appieno, dato che i nostri team si erano impegnati a fondo per organizzare un volo di questo tipo, soprattutto in condizioni meteorologiche così complesse». Rispetto a quanto stimato dalla compagnia, una trentina di posti erano vuoti, visto che molti si erano già organizzati da loro per il rientro.

Arrivati a Fiumicino gli sfortunati vacanzieri ripetevano: «Doveva essere una vacanza per riposarsi dopo mesi di lavoro o per festeggiare la maturità e invece si è trasformata in un incubo». Un incubo non ancora finito per tutti. Dopo essere partito da Funchal alle 14.38 ora locale, l’aeromobile è atterrato alle 19.12 al Leonardo da Vinci. A bordo, però, tra i 207 passeggeri c’erano anche altri viaggiatori rimasti bloccati sull’Isola, dopo la cancellazione dei loro voli da parte di altre compagnie. Fortissime la rabbia e la tensione tra i presenti. Soprattutto verso le giustificazioni fornite dalla compagnia. In primis quelle sulle maltempo. «In questi giorni molti voli di altri vettori sono partiti da Madeira», fa notare Michela. Lei è tra i fortunati che sono riusciti a imbarcarsi. «Un risultato – aggiunge – ottenuto grazie anche al costante impegno delle istituzioni italiane che sin da subito si sono attivate per fare pressioni sulla compagnia».

Disagi e polemiche

Distrutti dalla stanchezza – la maggior parte di loro ha dormito in aeroporto in questi giorni – i passeggeri sono apparsi sorridenti, perché finalmente rientrati in Italia. «È la fine di un incubo», racconta Lorenzo Quattrini, arrivato insieme alla comitiva di amici. Un incubo che è stato anche «molto costoso», sottolineano in tanti mentre si dirigono velocemente verso l’uscita. La voglia di tornare a casa è tanta. Per tutti. «Sono stati giorni davvero difficili e economicamente impegnativi», ribadiscono ancora una volta. Tante le spese che hanno dovuto sostenere in attesa di un volo che li avrebbe riportati a casa tra alberghi, taxi, pranzi e cene. «Questo problema c’è costato circa 2000 euro in più», denuncia Michele, imprenditore romano che era in vacanza con moglie e figlia e che ora si dice pronto a denunciare la compagnia «che in questi giorni non è mai stata disponibile». Tutti i passeggeri puntano infatti il dito contro la compagnia aerea «per non aver fornito la dovuta assistenza», dicono ancora arrabbiati.

Ma se chi è arrivato a Roma è arrabbiato, chi è rimasto sull’isola è «letteralmente disperato», racconta al telefono, con la voce rotta dal pianto, Marina Massara, 35enne romana ancora sull’isola insieme al compagno. «Non sappiamo più cosa fare, siamo distrutti e ci sentiamo abbandonati. La compagnia invece che aiutarci ha creato ancora più problemi». L’incubo dunque non è finito ancora per molti italiani. Ed è per questo che le istituzioni stanno continuando a lavorare per far rientrare tutti nel minor tempo possibile. «L’unità di emergenza istituita in Ambasciata – assicura l’ambasciatore d’Italia in Portogallo, Claudio Miscia – continua a lavorare in stretto contatto con il Ministero degli Affari Esteri e con le Autorità portoghesi (Aeroporto di Funchal e Aviazione Civile). Ai passeggeri lasciati a terra se ne sono aggiunti di nuovi in quanto a causa delle condizioni climatiche altri voli ieri sono stati annullati. Oggi – prosegue – le condizioni del vento dovrebbero migliorare e i voli verso e da Madeira dovrebbero aumentare».

Risposta di Wizz Air

Dal canto suo Wizz Air prova a respingere la critiche ricevute in questi giorni. «Le recenti interruzioni – si legge in una nota – sono il risultato diretto delle condizioni meteorologiche, che sono al di fuori del controllo della compagnia aerea, tuttavia Wizz Air ha fatto e continua a fare tutto il possibile per riportare a casa tutti i passeggeri bloccati». Il vettore ha fatto sapere di aver provato sia venerdì 16 agosto sia sabato 17 a inviare un aereo da Faro a Madeira per venire in soccorso dei passeggeri bloccati, che però non è riuscito ad atterrare per il forte vento. Ha anche ricordato di aver dato tre possibilità ai viaggiatori: rimborso al 100 per cento, voucher al 120 per cento da usare in futuro per un nuovo viaggio oppure riprogrammare il ritorno con la compagnia. Soltanto la metà del totale avrebbe scelto questa strada. Se molti sono stati costretti a dormire in aeroporto è perché – spiegano sempre da Wizz Air – sull’isola ci sono pochi alberghi. Ma la compagnia garantisce di aver dato voucher per pagare cene e spese impreviste.

Per quanto riguarda i 35 non ancora rientrati, si dice pronta a trovare soluzioni, ma ricorda che «erano passeggeri che avevano rinunciato» al reeboking e non si è potuti farli salire soltanto per «le limitazioni del tempo di servizio dell’equipaggio, che è un prerequisito fondamentale per la sicurezza del trasporto aereo». Quindi per una motivazione prettamente tecnica.

In conclusione, la vicenda dei passeggeri bloccati a Madeira ha suscitato molte polemiche e disagi, con molte persone che sono state costrette a vivere un vero e proprio incubo durante le loro vacanze. Le istituzioni italiane e portoghesi stanno lavorando per risolvere la situazione e far rientrare tutti nel minor tempo possibile. Resta da vedere come Wizz Air riuscirà a gestire la situazione e a rispondere alle critiche ricevute.