news-19082024-133022

Hamas e Jihad rivendicano il fallito attentato di ieri sera a Tel Aviv

Hamas e la Jihad islamica hanno rivendicato la responsabilità del fallito attentato di ieri sera a Tel Aviv in cui un palestinese arrivato da Nablus è rimasto ucciso dall’esplosione di un potente ordigno che portava in uno zaino sulle spalle. Lo riferisce Channel 12. In una dichiarazione, il gruppo terroristico afferma che si è trattato di un attentato suicida e avverte che gli attentati suicidi in Israele continueranno, in risposta agli attacchi israeliani.

Dopo il faccia a faccia Blinken-Netanyahu l’incontro verrà allargato

L’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che dopo il faccia a faccia fra il segretario di Stato Usa Antony Blinken e lo stesso Netanyahu l’incontro verrà esteso a un formato allargato. Lo riporta il Times of Israel, spiegando che Netanyahu sarà affiancato dal ministro degli Affari Strategici Ron Dermer, dal segretario militare Roman Gofman, dal consigliere politico Ophir Falk, dal responsabile degli ostaggi Gal Hirsch e da altri consiglieri di alto livello, mentre a Blinken si unirà l’ambasciatore Usa in Israele Jack Lew.

E’ iniziato a Gerusalemme l’incontro tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. Lo riferisce il Times of Israel. Blinken ha già incontrato stamani il presidente israeliano Isaac Herzog e nel pomeriggio vedrà a Tel Aviv il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant.

Libano, 2 morti in raid Israele nel sud

Due persone sono state uccise in un raid di Israele condotto stamattina sulla città di Houla, nel sud del Libano. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese, citato dalla stampa locale.

Hamas: Non c’è progresso nei colloqui per il cessate il fuoco”

“Non c’è alcun progresso nei colloqui per il cessate il fuoco. La nuova proposta è considerata una concessione rispetto a quella americana del 2 luglio, che Hamas aveva accettato dopo le garanzie da parte dei mediatori e degli Stati Uniti”. Lo ha detto Il portavoce dell’ufficio politico di Hamas, Moussa Abu Marzouk. Secondo lui, “Oggi si prevedono colloqui tra i mediatori e alti funzionari israeliani riguardo il corridoio Filadelfia”, come riferisce Channel 12.

L’attentatore a Tel Aviv era un palestinese della Cisgiordania, stava trasportando la bomba in una borsa

Secondo fonti investigative di Kan News, l’uomo morto nell’esplosione di un ordigno che portava in uno zaino, ieri sera a Tel Aviv, era un palestinese della Cisgiordania. La polizia e l’agenzia di sicurezza israeliana Shin Bet in una dichiarazione congiunta hanno confermato che l’esplosione di ieri sera è stato un “attacco terroristico intenzionale”. La dichiarazione congiunta afferma che dopo un’indagine iniziale, “si può affermare che si è trattato di un attacco terroristico, con la detonazione di un potente ordigno esplosivo”. L’attentatore, un uomo sulla cinquantina e che è rimasto ucciso dall’esplosione, stava trasportando la bomba in una borsa sulla schiena mentre camminava lungo Lehi Road, nel sud della città. Un passante su uno scooter elettrico sulla trentina è rimasto moderatamente ferito.

Joe Biden: “Una tregua a Gaza è ancora possibile”

Una tregua a Gaza “è ancora possibile”. Lo ha ribadito il presidente americano Joe Biden parlando con i giornalisti a Washington e assicurando che gli Stati Uniti “non stanno abbandonando” gli sforzi per arrivare ad un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi.

Herzog: “Hamas è il responsabile del fallimento nel raggiungere un accordo sugli ostaggi”

Il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha affermato che Hamas è il responsabile del fallimento nel raggiungere un accordo sugli ostaggi. Herzog ha parlato nel corso del suo incontro con il segretario di Stato americano Antony Blinken. “La gente deve capire che tutto inizia con il rifiuto di Hamas di andare avanti”, si legge sulle pagine del Times of Israel. “Siamo semplicemente ancora molto fiduciosi di poter andare avanti nei negoziati tenuti dai mediatori”, ha anche aggiunto, ringraziando gli Stati Uniti, l’Egitto e il Qatar per i loro sforzi. “Non c’è obiettivo umanitario più grande e non c’è causa umanitaria più grande del riportare a casa i nostri ostaggi come avrebbero dovuto fare molto tempo fa”, ha proseguito il presidente israeliano che ha ringraziato il presidente Joe Biden per “aver mostrato e proiettato potenza in questa regione” di fronte alle minacce iraniane. “Avete radunato una coalizione molto potente e impressionante di eserciti, marine e poteri che sono qui per proteggere gli interessi della coalizione di nazioni che vuole muoversi verso la pace e un futuro migliore in Medio Oriente, contro l’impero del male, che inizia ed emana da Teheran”, ha concluso Herzog.

Esplosione a Tel Aviv, la polizia: “Tentativo di attacco terroristico”

Una fonte della polizia ha dichiarato che l’esplosione di ieri sera a Tel Aviv è stato un tentativo di attentato: “La nostra premessa di base questa mattina è che si sia trattato di un attentato”, lo riferisce Ynet. Il comandante della polizia del distretto di Ayalon Haim Bublil ha confermato a Kan di essere sicuro al “99%”che l’esplosione sia stata un tentativo di attacco terroristico. “Forse il terrorista aveva pianificato di andare in una sinagoga lì vicino o forse in un centro commerciale”, ha detto. Un video mostra l’uomo sulla cinquantina che cammina in strada con un grosso zaino sulle spalle prima dell’esplosione.

Blinken in Israele: “Momento decisivo per il cessate il fuoco”

Il segretario di Stato americano Antony Blinken, in visita in Israele per spingere per una tregua a Gaza, ha affermato che i negoziati in corso sono “forse l’ultima” possibilità per raggiungere un accordo per porre fine alla guerra. “Questo è un momento decisivo, probabilmente la migliore, forse l’ultima, opportunità per riportare a casa gli ostaggi, per ottenere un cessate il fuoco e per mettere tutti sulla strada migliore per una pace e una sicurezza durature”, ha affermato Blinken incontrando il presidente israeliano Isaac Herzog nel suo nono viaggio nella regione da quando è scoppiata la guerra tra Israele e Hamas in ottobre.

Onu: “Record inaccettabile di violenze contro operatori umanitari”

L’Onu ha condannato la violenza “inaccettabile” e sempre più diffusa contro gli operatori umanitari, 280 dei quali sono stati uccisi in tutto il mondo nel 2023, un record alimentato dalla guerra di Gaza e che rischia di essere superato nel 2024. “La mancanza di rispetto per i lavoratori e la mancanza di responsabilità sono inaccettabili, inconcepibili ed estremamente pericolosi per le operazioni umanitarie in tutto il mondo”, ha dichiarato in una nota Joyce Msuya, capo ad interim dell’ufficio umanitario delle Nazioni Unite, in occasione della Giornata mondiale dell’aiuto umanitario che si celebra proprio oggi.

Idf: “Colpiti siti di Hezbollah nel Libano meridionale”

Secondo quanto riferito, sui propri account social, dalle forze di difesa israeliane, caccia israeliani hanno colpito ieri sera diversi edifici utilizzati da Hezbollah ad Ayta ash-Shab, Beit Lif e Houla, nel Libano meridionale. Nel frattempo, questa mattina, nella Galilea occidentale risuonano una serie di sirene che segnalano la presenza di razzi e presunti droni.

Harris: “Dobbiamo ottenere tregua e rilascio ostaggi”

“Non parlerò prima di lui (il premier israeliano ndr), ma vi dirò che queste conversazioni sono in corso, e non molliamo, continueremo a lavorare duramente su questo. Dobbiamo ottenere un cessate il fuoco e dobbiamo liberare quegli ostaggi”: così Kamala Harris durante un evento elettorale ha risposto ai reporter sui colloqui per Gaza. La vicepresidente degli Stati Uniti e candidata democratica Kamala Harris non ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti che le chiedevano se il premier israeliano fosse “pronto” ad accettare il cessate il fuoco.

American Airlines sospende i voli con Israele fino al 2025

La compagnia aerea statunitense American Airlines ha sospeso le sue operazioni in Israele e non ci saranno voli di andata né ritorno fino all’aprile del 2025: lo scrivono alcuni media israeliani, fra cui Haaretz.

Biden: “Tregua a Gaza è ancora possibile”

Il presidente americano Joe Biden ha detto che una tregua a Gaza è “ancora possibile” e ha assicurato che gli Stati Uniti “non stanno abbandonando” i suoi sforzi, durante un breve scambio con la stampa. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e Hamas si sono accusati a vicenda per il fallimento nel raggiungere un accordo per il cessate il fuoco, all’inizio della visita in Israele del segretario di Stato americano Antony Blinken.

Colombia vieta export carbone verso Israele

Il presidente colombiano Gustavo Petro ha firmato oggi un decreto presidenziale che vieta le esportazioni di carbone verso Israele. Il presidente colombiano ha affermato che il divieto sulle esportazioni di carbone mira a fare pressione sul governo Netanyahu affinché ponga fine alla guerra a Gaza.

Colloquio Blinken con saudita Faisal Al Saud

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha avuto un colloquio con il Ministro degli Esteri saudita, il Principe Faisal bin Farhan Al Saud, “per il lavoro dell’Arabia Saudita nel facilitare il flusso di aiuti umanitari a Gaza”. “Il segretario ha discusso del fondamentale lavoro in corso per prevenire l’escalation regionale e finalizzare un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas”, si legge nel comunicato.

Comando centrale dell’esercito statunitense (Centcom): “Abbattuto un drone degli Houthi nello Yemen”

Il Comando centrale dell’esercito statunitense (Centcom) ha dichiarato di aver distrutto un drone dei miliziani filoiraniani yemeniti Houthi in un’area dello Yemen controllata dai ribelli, affermando che rappresentava una minaccia imminente per le forze statunitensi e della coalizione e per le navi mercantili nella regione. E’ quanto si legge in un comunicato.