Oggi è l’ultimo giorno per presentare in commissione Finanze al Senato i subemendamenti al decreto Superbonus che verrà votato e discussi in Aula mercoledì. Tuttavia, il dissenso continua a crescere dopo l’arrivo in commissione Finanze dell’emendamento presentato dal governo e firmato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. È soprattutto all’interno della maggioranza che si sta verificando uno scontro, con Forza Italia che accusa il titolare del Mef di non aver condiviso le novità incluse nell’emendamento.
Il principale punto di contestazione riguarda la retroattività che cambia la detrazione in 10 anni anziché in 4 a partire dal 2024. Forza Italia sostiene che le norme retroattive compromettono la credibilità dello Stato e la capacità di attrarre investimenti. Il senatore Gasparri ribadisce l’importanza del rispetto del principio giuridico della retroattività e chiede un confronto all’interno della maggioranza e con il governo.
La Lega risponde alle accuse di Forza Italia, sottolineando che l’emendamento è del governo e non del Mef e invita Tajani a chiarirsi con Meloni. Inoltre, il caso della Sugar tax ha portato a ulteriori tensioni tra gli alleati. Forza Italia, contraria a questa tassa, si unisce alle associazioni e alle imprese del settore nel giudicare l’imposta come iniqua e vessatoria. Le associazioni di settore chiedono al governo di ripensare alla tassa, sottolineando gli effetti negativi sull’intera filiera, soprattutto in vista dell’estate.
Il sindacato Uila-Uil esprime preoccupazione per le ricadute sui lavoratori del settore e chiede al governo di intervenire con urgenza. Le opposizioni attaccano il governo per le decisioni prese, con il Pd che invita Giorgetti a dimettersi se non è in grado di fare il ministro. Inoltre, si evidenziano le critiche riguardo alla cancellazione degli ecobonus e al mantenimento degli extraprofitti energetici e bancari.
La situazione attuale evidenzia una profonda frattura all’interno della maggioranza e le divergenze riguardanti il Superbonus e la Sugar tax rischiano di compromettere l’unità del governo. È necessario un confronto urgente e una chiara definizione delle posizioni per evitare ulteriori tensioni e garantire la stabilità politica necessaria per affrontare le sfide future.