Putin ha minacciato di colpire i Paesi che hanno fornito armi all’Ucraina durante un discorso alla nazione. Ha dichiarato che, in caso di escalation, la Russia risponderà in modo deciso e simmetrico. Queste dichiarazioni sono seguite al lancio di un missile sperimentale a raggio intermedio contro l’Ucraina, un evento che la Nato ha descritto come non influente sul corso della guerra o sul sostegno dell’Alleanza a Kiev.
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha convocato una riunione del Consiglio Nato-Ucraina in risposta al lancio del nuovo missile russo chiamato ‘Oreshnik’ contro la città ucraina di Dnipro. Le consultazioni a Bruxelles, richieste dal governo di Kiev, si svolgono a livello di ambasciatori per gestire la situazione di crisi.
Il Cremlino ha confermato che non ci sono stati contatti con l’amministrazione americana riguardo alle recenti dichiarazioni di Putin. Tuttavia, il portavoce Dmitry Peskov ha sottolineato che il presidente russo rimane aperto al dialogo per risolvere il conflitto in Ucraina e cercare una pace duratura. Peskov ha anche minimizzato le decisioni della Corte Penale Internazionale riguardanti l’arresto di Netanyahu e Gallant.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha condannato l’uso del missile ipersonico russo contro l’Ucraina come una terribile escalation della guerra, mentre la Cina ha invitato alla calma e alla moderazione da parte di tutte le parti coinvolte. Nel frattempo, la Russia ha fornito supporto economico e missili antiaerei alla Corea del Nord in cambio di truppe per il conflitto in Ucraina.
Il sindaco di Sumy ha riferito di almeno due civili uccisi durante un attacco russo nella città, mentre le difese aeree russe hanno abbattuto 23 droni in tre regioni del paese. La Nato ha dichiarato che il nuovo missile russo non cambierà il corso della guerra né il sostegno dell’Alleanza a Kiev, mentre il presidente ucraino Zelensky ha chiesto una forte risposta internazionale all’aggressione russa.
In questo contesto di crescente tensione e violenza in Ucraina, è fondamentale che la comunità internazionale si unisca per cercare una soluzione diplomatica al conflitto e garantire la sicurezza e la stabilità nella regione.
