L’anno scorso, l’Emilia-Romagna ha subito danni per 6,5 miliardi di euro a causa dell’eccessiva piovosità. Quest’anno, la Sicilia e la Puglia hanno già superato i 4 miliardi di euro di danni a causa della siccità. Secondo il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, il problema è diffuso su larga scala e richiede un piano strategico per affrontarlo. È necessario implementare bacini di accumulo, desalinizzare l’acqua e garantire la manutenzione dei bacini esistenti.
Prandini ha sottolineato che attualmente viene trattenuto solo il 30% dell’acqua stoccabile a causa della mancanza di manutenzione negli ultimi decenni. Un altro punto critico riguarda le condutture, con perdite fino all’80% dell’acqua trasportata in alcuni punti del Paese. Questa situazione non è più accettabile nel 2024 e richiede un intervento tempestivo per non compromettere la qualità dei prodotti italiani e la capacità delle regioni.
È evidente che il problema della siccità sta avendo un impatto significativo sull’agricoltura e sull’economia delle regioni colpite. Gli agricoltori stanno subendo gravi perdite a causa della mancanza di acqua, che è essenziale per la coltivazione dei raccolti. Senza un intervento immediato e mirato, il settore agricolo rischia di subire danni irreparabili.
Inoltre, la situazione evidenzia la necessità di investire in infrastrutture idriche robuste e sostenibili per garantire una gestione efficiente delle risorse idriche. La costruzione di nuovi bacini di accumulo e impianti di desalinizzazione potrebbe contribuire a ridurre l’impatto della siccità sul territorio e ad assicurare una fornitura costante di acqua per uso agricolo e domestico.
È importante che le istituzioni e le autorità competenti prendano seriamente in considerazione questa problematica e agiscano con determinazione per affrontare la crisi idrica in corso. Solo attraverso un impegno concreto e coordinato sarà possibile proteggere l’ambiente, sostenere l’agricoltura e preservare il benessere delle comunità locali colpite dalla siccità.