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La mucillagine nelle Marche è un fenomeno che ha attirato l’attenzione di tutti quest’estate. Si tratta di un agglomerato di sostanze organiche prodotte dal fitoplancton che ha interessato principalmente la costa centro-settentrionale dell’Adriatico. Anche le Marche non sono state risparmiate da questo fenomeno, con gli agglomerati maggiori che si sono formati a Pesaro, Ancona e nella zona del sambenedettese. La mucillagine ha interessato completamente il tratto di mare all’altezza di Portonovo.

Secondo una conferenza stampa tenutasi alla Mole Vanvitelliana di Ancona da parte di rappresentanti di Legambiente, la mucillagine si è formata a causa di vari fattori come l’aumento delle temperature, l’eccesso di nutrienti nelle acque e la stagnazione del mare. Questo materiale gelatinoso è visibile a occhio nudo in grosse chiazze color verde-marrone e viene trasportato dalle correnti marine e soggetto a movimenti verticali a causa dei cambiamenti di temperatura dell’acqua.

La mucillagine è nota nell’Adriatico centro-settentrionale sin dal 18° secolo, ma ha raggiunto la massima intensità nelle estati del 1988, 1989 e 1991. Nonostante la presenza di mucillagine possa non essere esteticamente gradevole, non è dannosa per la salute pubblica. È importante evitare false notizie che possano creare allarmismi infondati.

L’eccesso di nutrienti come azoto e fosforo, che proviene principalmente dall’agricoltura e dagli allevamenti intensivi di bovini e suini, ha contribuito alla formazione della mucillagine. Le forti piogge dei mesi scorsi hanno dilavato i terreni agricoli di queste sostanze, che sono poi arrivate in mare attraverso i fiumi.

Secondo i dati dell’Istat, le regioni del Nord rappresentano la maggior parte del consumo di fertilizzanti contenenti azoto e fosforo, con un impatto significativo sull’Adriatico. Uno studio condotto da Autorità di Bacino del Po e varie università ha rivelato che una grande quantità di azoto e fosforo finisce nei fiumi e nel mare dell’alto Adriatico ogni anno.

Il destino della mucillagine dipenderà principalmente dalle condizioni meteorologiche future. Le mucillagini si formano più facilmente in condizioni meteorologiche favorevoli e acque stratificate, dove c’è una differenza significativa tra le acque superficiali e quelle più profonde. Le abbondanti piogge e gli apporti di acque dolci possono favorire la crescita di queste sostanze gelatinose.

In conclusione, nonostante l’impatto visivo della mucillagine sulle acque delle Marche, è importante comprendere le cause di questo fenomeno e adottare misure adeguate per ridurre l’eccesso di nutrienti nelle acque marine e preservare l’ecosistema marino.