Attacco terroristico in Cisgiordania: l’Idf elimina numerosi terroristi
L’Idf ha annunciato di aver condotto tre attacchi aerei in Cisgiordania, uccidendo diversi terroristi. Secondo il rapporto, tre cellule terroristiche sono state colpite nelle aree di Jenin e Qabatiya. Tra i terroristi uccisi si trovano Saleh Zakarneh e Abed al-Hadi Kamil, entrambi coinvolti in attività terroristiche e precedentemente rilasciati come parte dell’accordo di cessate il fuoco del novembre 2023. L’attacco ha avuto successo, ma sono state rilevate esplosioni secondarie dovute agli esplosivi presenti nel veicolo in cui si trovavano i terroristi.
Il ministro della Difesa, Benny Gantz, ha commentato l’operazione affermando che l’Idf continuerà a combattere il terrorismo senza sosta per garantire la sicurezza dei cittadini israeliani. Questo ennesimo attacco dimostra la determinazione delle forze di difesa israeliane nel contrastare le minacce terroristiche in modo deciso e efficace.
Netanyahu pronto a discutere la seconda fase del cessate il fuoco a Gaza
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si prepara a iniziare i negoziati sulla seconda fase del cessate il fuoco a Gaza durante il suo incontro con l’inviato per il Medio Oriente del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff, a Washington. Questa importante riunione si terrà domani alla Casa Bianca, dove Netanyahu e Witkoff affronteranno le questioni cruciali legate alla situazione a Gaza e agli ostaggi israeliani trattenuti nella regione.
Netanyahu ha espresso fiducia nel raggiungere un accordo che favorisca la pace e la stabilità nella regione. La cooperazione internazionale e il dialogo costruttivo sono fondamentali per risolvere le complesse questioni politiche e umanitarie che affliggono il Medio Oriente. L’incontro tra Netanyahu e Witkoff rappresenta un’opportunità unica per avanzare verso una soluzione pacifica e sostenibile per la crisi in corso.
L’avvertimento dell’Onu sulla malnutrizione infantile a Gaza
L’Onu ha lanciato un allarme sulla grave situazione di malnutrizione che colpisce i bambini a Gaza, nonostante il recente aumento degli aiuti umanitari nella regione. La tregua tra Israele e Hamas ha portato a un maggiore flusso di aiuti, ma le conseguenze a lungo termine della fame e della malnutrizione sui bambini potrebbero essere devastanti. Più di 60.000 bambini a Gaza sono a rischio di malnutrizione acuta nel corso del 2025, secondo le stime delle Nazioni Unite.
La comunità internazionale è chiamata a intervenire urgentemente per garantire che i bambini di Gaza ricevano cure e sostegno adeguati per superare le sfide legate alla malnutrizione. La salute e il benessere dei bambini sono prioritari e devono essere tutelati attraverso interventi mirati e sostenibili nel tempo. La crisi umanitaria a Gaza richiede una risposta globale e coordinata per evitare danni irreparabili alla salute e al futuro delle giovani generazioni.