Il 90% dell’accordo tra Israele e Hamas è stato chiuso, con progressi significativi nei colloqui sullo scambio di prigionieri. L’esercito israeliano ha approvato piani per un rapido ritiro da Gaza, secondo fonti riservate citate da Haaretz. Questi sviluppi sono stati segnalati dopo che l’inviato del presidente eletto degli Stati Uniti Trump, Witkoff, ha avuto un incontro con Netanyahu e si è diretto a Doha.
Ryanair tornerà a vendere i biglietti per Tel Aviv a partire dalla fine di marzo, riporta il Times of Israel. La compagnia aerea, insieme ad altre, aveva cancellato i voli per Israele a seguito dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Questa notizia è un segnale positivo per la normalizzazione delle attività nel contesto attuale.
In Siria, si è tenuto un importante incontro a Riad per discutere del futuro del Paese dopo la caduta del regime di Al Assad. Rappresentanti stranieri di Paesi arabi, dell’Unione Europea e le nuove autorità siriane hanno partecipato all’incontro. L’obiettivo principale era valutare la revoca delle sanzioni imposte al regime siriano e garantire una transizione politica inclusiva.
Un’esplosione in una stazione di servizio nello Yemen ha causato la morte di almeno 15 persone e ferito altre 67, di cui 40 in condizioni critiche. Le autorità stanno cercando i dispersi e le cause dell’esplosione non sono ancora chiare. Questo incidente tragico evidenzia la fragilità della situazione in Yemen e la necessità di maggiore sicurezza.
Questi sviluppi recenti nel Medio Oriente mettono in luce la complessità e l’urgenza della situazione nella regione. Le trattative tra Israele e Hamas, insieme agli eventi in Siria, Yemen e Libano, richiedono una visione ampia e una risposta internazionale coordinata per affrontare le sfide in corso. La ricerca di soluzioni pacifiche e sostenibili rimane fondamentale per garantire una stabilità duratura e la pace nella regione.