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La Corte d’appello di Milano ha riconosciuto un indennizzo record di 48.800 euro per ingiusta detenzione all’ex procuratore facente funzioni di Aosta, Pasquale Longarini. Questa decisione è stata presa in seguito ai 61 giorni trascorsi ai domiciliari nel 2017 nell’ambito di un procedimento penale per induzione indebita a dare o promettere utilità, rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento, da cui era stato definitivamente assolto nell’ottobre 2021. Il magistrato era stato assolto sia in primo che in secondo grado.

La pronuncia sull’indennizzo è stata confermata come definitiva dalla Corte d’appello di Milano, sezione quinta, il 17 settembre, poiché la procura generale non ha presentato ricorso. Gli avvocati di Longarini, Ascanio Donadio e Corinne Margueret, hanno dichiarato che l’importo riconosciuto è “di sette volte superiore a quello che secondo il calcolo matematico sarebbe stato dovuto”. Per ogni giorno di arresti domiciliari, erano previsti 117 euro in base al calcolo aritmetico, come riportato dai legali.

I giudici milanesi hanno motivato la decisione sottolineando che Longarini ha tenuto comportamenti neutrali che non hanno influenzato l’applicazione e il mantenimento della misura restrittiva della libertà personale a suo carico. Hanno riconosciuto che Longarini ha subito un pregiudizio a causa dell’impatto della vicenda sulla sua quotidianità familiare, sulle sue abitudini personali e sulle relazioni sociali.

Inoltre, i giudici hanno considerato il danno derivante dall’appannamento dell’immagine del magistrato, dato il suo ruolo di procuratore facente funzioni di Aosta e presidente di sezione della commissione tributaria regionale al momento dell’arresto nel gennaio 2017. Le sue qualità personali e professionali erano state positive valutate da varie istituzioni giudiziarie e confermate anche dalla comunità valdostana, nazionale e internazionale.

Longarini, attualmente giudice civile presso il tribunale di Imperia, ha ottenuto il pieno scagionamento dalle Sezioni unite della Cassazione il 25 luglio 2023 da tutte le contestazioni di natura disciplinare collegate al procedimento penale. I suoi avvocati hanno commentato che queste decisioni e le assoluzioni penali e disciplinari rappresentano un definitivo riconoscimento della correttezza e dell’integrità di Longarini nel suo ruolo di magistrato.

Il risultato ottenuto ha portato grande soddisfazione agli avvocati Margueret e Donadio, che credono che questo provvedimento serva a riabilitare in maniera incontestabile e definitiva l’immagine di Longarini, dimostrando il suo impegno serio e corretto durante il suo lavoro in Valle d’Aosta.