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Il Bayesian è stato oggetto di critiche da parte del CEO dell’Italian Sea Group, Giovanni Costantino, per la mancanza di preparazione e attenzione dell’equipaggio che ha portato al suo affondamento. Secondo Costantino, l’equipaggio avrebbe dovuto preparare la nave, blindando lo scafo, e l’affondamento è stato causato da una “catena di errori assurda”.

Il naufragio del Bayesian è avvenuto davanti alle coste di Porticello, in Sicilia, il 19 agosto scorso. Costantino ha parlato di una serie di dimenticanze dell’equipaggio che hanno portato all’allagamento della nave. L’acqua ha iniziato ad entrare da poppa, allagando non solo un compartimento stagno ma anche il secondo, la sala macchine. La nave ha cominciato a spostarsi dal punto in cui era ancorata e a prendere acqua, compromettendo la sua stabilità e portandola al punto in cui è affondata.

Costantino ha sottolineato che l’equipaggio non si è coordinato in modo adeguato e non era preparato a intervenire tempestivamente. Secondo lui, ci possono essere molte motivazioni per cui l’equipaggio non ha agito nel modo corretto per salvare tutte le persone a bordo. Inoltre, ha evidenziato che le attività tipiche di un equipaggio a tutela degli ospiti e delle persone a bordo e della nave avrebbero potuto evitare l’affondamento se la nave fosse stata “inaffondabile”.

Il mistero dei 37 minuti

Durante la trasmissione di Bruno Vespa “5 minuti” su Rai 1 è stato mostrato un video del naufragio del Bayesian, che ha mostrato l’arrivo della tempesta, l’albero che scompare e il secondo razzo d’allarme. Il mistero dei 37 minuti che hanno portato all’affondamento della nave è stato oggetto di analisi da parte di Costantino.

Secondo l’amministratore delegato dell’Italian Sea Group, la nave ha continuato a prendere acqua durante un percorso di 14 minuti in cui è stata spostata dal vento. La stabilità della nave è stata compromessa e quando è arrivata nel punto in cui è affondata, si è verificato un blackout dell’impianto elettrico a causa dell’acqua che era arrivata ai generatori.

Costantino ha evidenziato che nonostante il tempo a disposizione, l’equipaggio non è riuscito a salvare tutte le persone a bordo. Secondo lui, ciò potrebbe essere dovuto alla mancanza di coordinazione, preparazione e attenzione da parte dell’equipaggio.

Le responsabilità dell’equipaggio

Il naufragio del Bayesian ha sollevato delle importanti questioni sulle responsabilità dell’equipaggio e sulla necessità di un addestramento adeguato per affrontare situazioni di emergenza in mare. Secondo Costantino, l’equipaggio non era preparato a gestire la situazione e non ha agito nel modo corretto per evitare l’affondamento della nave.

L’errore dell’equipaggio nel non blindare lo scafo della nave e nel non intervenire tempestivamente per evitare l’allagamento ha portato a conseguenze disastrose. Costantino ha sottolineato l’importanza di un equipaggio preparato e attento alle procedure di sicurezza per garantire la salvaguardia degli ospiti e della nave stessa.

Le lezioni apprese

Il naufragio del Bayesian ha messo in luce la necessità di migliorare l’addestramento dell’equipaggio e di implementare procedure di sicurezza più rigorose per prevenire futuri incidenti in mare. Le lezioni apprese da questo tragico evento devono essere utilizzate per migliorare le norme di sicurezza e per garantire che situazioni simili non si verifichino in futuro.

È fondamentale che l’equipaggio delle navi sia adeguatamente addestrato e preparato a gestire situazioni di emergenza in mare. La sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio deve essere la priorità assoluta e devono essere adottate tutte le misure necessarie per garantire un viaggio sicuro e senza incidenti.

In conclusione, il naufragio del Bayesian ha evidenziato l’importanza di un equipaggio preparato e attento alle procedure di sicurezza per evitare incidenti in mare. Le responsabilità dell’equipaggio nell’affondamento della nave devono essere valutate attentamente per garantire che simili tragedie non si ripetano in futuro. È necessario trarre lezioni da questo evento e agire di conseguenza per migliorare la sicurezza delle navi e proteggere la vita di coloro che viaggiano per mare.