La notizia vince sempre». Per la conduttrice di Pomeriggio Cinque, Myrta Merlino, l’opportunità di mandare in onda la confessione di Lorenzo Carbone, raccolta ieri dall’inviato del programma Fabio Giuffrida, non si discute. «L’azienda mi ha dato ragione (la chiamata dell’ufficio legale di Mediaset arriva mentre è al telefono con Il Messaggero, ndr). Deontologicamente la notizia vince sempre. E noi l’abbiamo data, con sobrietà e rigore».
Myrta Merlino, conduttrice di Pomeriggio Cinque, ha approvato la decisione di trasmettere la confessione di Lorenzo Carbone, raccolta dall’inviato del programma Fabio Giuffrida. Secondo Merlino, la notizia ha sempre la precedenza e l’approccio deontologico è fondamentale. La trasmissione della confessione è stata gestita con sobrietà e rigore, rispettando i principi etici giornalistici.
Modena, Lorenzo Carbone uccide la madre 80enne e confessa a Pomeriggio 5: «Prima ho provato con il cuscino, poi ho usato i lacci»
La tragedia di Modena, in cui Lorenzo Carbone ha ucciso la madre ottantenne, ha scosso l’opinione pubblica. La confessione di Carbone è stata trasmessa durante Pomeriggio 5, svelando i dettagli scioccanti del crimine. L’orrore dietro questo atto di violenza ha lasciato tutti senza parole.
Quando ha saputo della confessione?
Merlino ha raccontato di aver appreso della confessione poco prima di girare il promo per il programma. Giuffrida ha contattato Merlino per informarla che aveva trovato Carbone, aveva parlato con lui e poi aveva segnalato la sua presenza alle autorità competenti. La notizia ha colto di sorpresa Merlino, che si aspettava di aprire il programma con un’altra storia, ma si è trovata di fronte a un evento di enorme rilevanza.
Carbone lo avevano cercato anche con i droni. Come ha fatto a trovarlo Giuffrida?
Giuffrida è riuscito a individuare Carbone perché si era appostato sotto la casa dell’uomo. Quando ha notato un comportamento sospetto da parte di Carbone, Giuffrida si è avvicinato e gli ha chiesto se fosse il figlio della vittima. Da lì è scaturita la confessione, seguita dall’intervento tempestivo delle forze dell’ordine. La prontezza di Giuffrida nel gestire la situazione ha permesso di catturare Carbone e di portare alla luce la verità dietro questo tragico evento.
Perché secondo lei Carbone era tornato sul luogo del delitto?
Merlino ipotizza che Carbone potesse aver bisogno di essere catturato. Dopo una notte di fuga e nascondimento, Carbone sembrava aver compreso l’inevitabilità della sua cattura. Il suo ritorno sul luogo del delitto potrebbe essere stato un’appello disperato per ricevere aiuto. La situazione drammatica in cui si trovava potrebbe aver influenzato la sua decisione di farsi trovare e affrontare le conseguenze dei suoi atti.
Nessuno l’aveva riconosciuto?
Giuffrida è stato l’unico giornalista presente sotto casa di Carbone al momento della sua cattura. Inoltre, sia Carbone che la madre vivevano in isolamento, rendendo difficile il riconoscimento da parte della comunità. La mancanza di contatti esterni potrebbe aver contribuito alla scarsa conoscenza dell’identità di Carbone da parte dei vicini e degli abitanti della zona.
Ci sono state polemiche sull’opportunità deontologica di mostrare il filmato: cosa risponde?
Merlino affronta le polemiche sui social con determinazione, sottolineando che la decisione di trasmettere la confessione è stata presa con attenzione e responsabilità. La trasmissione del filmato è stata gestita con rispetto per le vittime e per la verità. Merlino ha chiarito che la priorità è stata sempre garantire l’obiettività e la completezza dell’informazione, senza interferire con le indagini in corso. La storia è stata raccontata per testimoniare gli eventi e portare alla luce la verità dietro questa terribile tragedia.