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Il futuro di Jannik Sinner dipende dal Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas). Dopo essere stato scagionato il 19 agosto dalla International Tennis Integrity Agency (Itia) per il caso Clostebol, la WADA (Agenzia mondiale antidoping) ha deciso di fare ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport di Losanna. La decisione definitiva sul destino del tennista italiano sarà quindi presa dal Tas, con due possibili esiti: l’assoluzione o la squalifica, che potrebbe essere di due anni con possibilità di ridursi a uno in caso di attenuanti.

La pazienza è la parola d’ordine in attesa della decisione del Tas, che potrebbe richiedere almeno sei mesi. Un precedente interessante è quello di José Luis Palomino, calciatore argentino, che è stato assolto dal Tas dopo tredici mesi di procedimento per un caso di doping simile a quello di Sinner. Palomino era stato trovato positivo al Clostebol durante il precampionato con l’Atalanta, ma è stato scagionato dopo aver sostenuto di aver assunto la sostanza in modo involontario tramite una pomata.

Un altro caso emblematico riguarda il cestista Riccardo Moraschini, che è stato squalificato per un anno per aver assunto Clostebol per contaminazione involontaria. Moraschini si sarebbe dovuto appellare al Tas anziché al Tribunale Nazionale Antidoping, ma i tempi lunghi hanno reso difficile giungere a una conclusione prima della scadenza della squalifica. Anche Maria Sharapova ha avuto un caso simile, ma il Tas è riuscito a ridurre la squalifica da 24 a 15 mesi considerando la sua negligenza ma non la completa colpevolezza.

Filippo Magnini ha vinto la sua battaglia contro il doping dopo essere stato sospeso per quattro anni per violazione delle regole antidoping. Il Tas ha confermato la sua innocenza, dimostrando che la perseveranza e la correttezza possono portare alla giusta conclusione. Al contrario, Alex Schwazer ha ricevuto una squalifica di otto anni per doping, nonostante i suoi tentativi di appellarsi al Tas per ottenere una riduzione della pena.

Il caso di Jannik Sinner si inserisce in un contesto di tempi lunghi e decisioni complesse che possono influenzare la carriera degli atleti coinvolti. La sua attesa per conoscere il verdetto finale potrebbe essere lunga e stressante, ma la speranza rimane che la giustizia sportiva faccia chiarezza sulla sua situazione. La decisione del Tas sarà cruciale per il futuro del giovane tennista italiano e per la sua reputazione nel mondo dello sport.