Mentre il sistema giustizia affonda nelle sabbie mobili, il senatore Sergio Rastrelli, avvocato cassazionista e segretario della Commissione Giustizia al Senato per Fratelli d’Italia, si è espresso su tre importanti riforme in corso: il premierato, l’autonomia e la separazione delle carriere. Queste riforme ambiziose, secondo Rastrelli, sono tutte egualmente necessarie per disegnare l’Italia del futuro e uscire dall’immobilismo atavico.
Rastrelli sottolinea l’importanza di un impegno vincolante per far uscire il Paese dalle secche dell’immobilismo e renderlo stabile, coeso, efficiente e competitivo a livello europeo. L’orizzonte temporale per portare a termine queste riforme è quello della legislatura attuale, sottolineando il valore di un governo politico legittimato dal consenso popolare e sostenuto da una maggioranza stabile e responsabile.
Quando si discute dell’autonomia, Rastrelli critica l’idea del referendum come soluzione illusoria e vede il premierato come una possibilità per conferire decisività al voto popolare e porre rimedio alla instabilità dei governi. Paragona il Ministro della Giustizia, Nordio, a Gandalf del “Signore degli Anelli”, sottolineando la sua professionalità e visione, ma chiedendo un maggiore supporto per il suo disegno riformatore.
Rastrelli affronta il tema della rieducazione della pena nel Decreto sulle carceri, sottolineando che si poteva fare di più ma che è stato comunque un primo passo coraggioso per conciliare la certezza della pena con l’umanizzazione del trattamento. Riguardo alla proposta di sconto di 15 giorni ogni sei mesi con buona condotta, Rastrelli rifiuta l’idea di misure eccezionali “svuotacarceri” che erodono la certezza della pena e propone altre linee di intervento.
Quando si affronta il piano carceri, Rastrelli sostiene che l’azione è più importante delle parole e sottolinea i recenti interventi del governo per migliorare le condizioni nelle carceri. Tuttavia, sottolinea la necessità di agire con decisione per estirpare la corruzione nel sistema giudiziario e riformare il Consiglio Superiore della Magistratura.
Infine, Rastrelli affronta il caso della centrale delle intercettazioni abusive del sottufficiale GdF Pasquale Striano, definendolo come il più grande scandalo della storia repubblicana. Assicura che la Commissione antimafia sta indagando su questa vicenda inquietante per fare piena luce.
In conclusione, Sergio Rastrelli si presenta come una voce autorevole nel panorama politico italiano, impegnato a portare avanti riforme cruciali per il sistema giustizia e a garantire trasparenza e giustizia nella società italiana.