Possibili disagi per chi dovrà usufruire dei servizi sanitari nelle cliniche private e nelle Rsa. Lunedì 23 settembre è stato indetto uno sciopero dei lavoratori che protestano per il rinnovo contrattuale. Sono previsti cortei e presidi in tutta Italia a partire dalle 10, a Roma appuntamento sotto il Ministero della Salute.
Sciopero a Roma, città paralizzata: “Fasce di garanzia ignorate”
Lo sciopero della sanità privata accreditata e delle Rsa potrebbe causare disagi notevoli per i pazienti che necessitano di cure nelle cliniche private e nelle residenze sanitarie assistenziali. Lunedì 23 settembre, i lavoratori incroceranno le braccia in tutta Italia per protestare contro la mancanza di rinnovo contrattuale. Questo sciopero potrebbe portare a rallentamenti e interruzioni nei servizi sanitari, con cortei e presidi previsti in diverse città italiane. A Roma, l’appuntamento è fissato sotto il Ministero della Salute, dove i lavoratori si riuniranno per manifestare il loro dissenso.
Sciopero sanità privata accreditata e Rsa: presidi e cortei in tutta Italia
Il 23 settembre, le lavoratrici e i lavoratori della sanità privata accreditata e delle Rsa incroceranno le braccia per lo sciopero nazionale a causa della mancanza di rinnovo contrattuale. In particolare, i dipendenti del Lazio parteciperanno attivamente alla protesta, unendosi ai colleghi di tutto il Paese per rivendicare migliori condizioni di lavoro e un adeguato riconoscimento professionale. I rappresentanti sindacali Giancarlo Cenciarelli, Giancarlo Cosentino e Sandro Bernardini hanno dichiarato la loro determinazione nel portare avanti questa battaglia fino a quando non otterranno i risultati desiderati. I lavoratori della sanità privata e delle Rsa sono stanchi di aspettare e chiedono un trattamento equo e dignitoso, che rifletta il valore del loro lavoro nel garantire salute e benessere alle persone e alle comunità.
Il 23 settembre sarà una giornata di mobilitazione e protesta per i lavoratori della sanità privata accreditata e delle Rsa, che chiedono il rinnovo contrattuale e migliori condizioni lavorative. I sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno annunciato la partecipazione attiva dei dipendenti del Lazio alla protesta, con presidi e cortei previsti in diverse città italiane. I lavoratori sono determinati a ottenere un trattamento dignitoso e un riconoscimento adeguato per il lavoro svolto, e non si fermeranno finché non avranno raggiunto i propri obiettivi.
Giancarlo Cenciarelli, Giancarlo Cosentino e Sandro Bernardini, vertici regionali dei sindacati Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio, hanno dichiarato la loro intenzione di lottare per superare l’intollerabile attesa a cui sono stati sottoposti i lavoratori delle strutture sanitarie private e delle residenze sanitarie assistenziali. Le promesse fatte non sono state mantenute e le trattative per il rinnovo contrattuale non sono ancora partite. I dipendenti delle Rsa e della sanità privata accreditata chiedono un trattamento equo e dignitoso, che tenga conto del valore del loro lavoro e delle responsabilità che svolgono ogni giorno.
Proteste per il rinnovo contrattuale: una battaglia per i diritti dei lavoratori
I lavoratori della sanità privata accreditata e delle Rsa del Lazio si preparano a incrociare le braccia il 23 settembre per protestare contro la mancanza di rinnovo contrattuale. Dopo mesi di mobilitazione e lotta, i dipendenti sono determinati a ottenere migliori condizioni di lavoro e un trattamento equo da parte delle associazioni datoriali. La battaglia per il rinnovo contrattuale è una questione di diritti fondamentali dei lavoratori, che chiedono un’equa compensazione per il loro impegno e la loro dedizione nel garantire salute e benessere alle persone e alle comunità.
I sindacalisti sottolineano che le promesse fatte non sono state mantenute e che le trattative per il rinnovo contrattuale sono state costantemente rinviare. I lavoratori sono stanchi di aspettare e chiedono un trattamento equo e dignitoso, che rifletta il valore del loro lavoro e le responsabilità che svolgono ogni giorno. La protesta del 23 settembre sarà un momento cruciale nella lotta per i diritti dei lavoratori della sanità privata accreditata e delle Rsa, che chiedono un trattamento equo e dignitoso da parte delle associazioni datoriali e delle istituzioni.
Con i lavoratori del Lazio pronti a manifestare il loro dissenso il 23 settembre sotto la sede del Ministero della Salute, la protesta per il rinnovo contrattuale è destinata a diventare sempre più intensa e determinata. I dipendenti della sanità privata accreditata e delle Rsa chiedono un trattamento equo e dignitoso, che tenga conto del valore del loro lavoro e delle responsabilità che svolgono ogni giorno. La protesta del 23 settembre sarà un momento cruciale nella lotta per i diritti dei lavoratori della sanità privata accreditata e delle Rsa, che chiedono un trattamento equo e dignitoso da parte delle associazioni datoriali e delle istituzioni.