Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha presentato nuove proposte per contrastare le aggressioni ai medici e agli infermieri, un fenomeno che ha visto un aumento preoccupante negli ultimi anni. Con l’obiettivo di proteggere gli operatori sanitari e garantire un ambiente sicuro negli ospedali, Schillaci ha introdotto l’arresto in flagranza di reato differito per coloro che aggrediscono il personale medico, una misura già applicata con successo in altri contesti come quello degli ultras. Questo strumento consentirà di arrestare i responsabili anche nelle 48 ore successive all’aggressione, fornendo un deterrente efficace contro comportamenti violenti e minacce.
Inoltre, il ministro ha discusso con i rappresentanti degli ordini professionali di medici e infermieri la necessità di introdurre nuove regole per filtrare l’accesso dei visitatori negli ospedali, al fine di garantire un ambiente sicuro per tutto il personale sanitario. Schillaci ha sottolineato l’importanza di affrontare questo problema che ha visto un aumento significativo nel solo 2023, con 16.000 segnalazioni di aggressioni e 18.000 operatori sanitari vittime di minacce o violenze.
Il ministro ha riconosciuto che si tratta di un fenomeno radicato nel tempo, con cause socio-culturali che hanno contribuito a cambiare la percezione della figura del medico e a ridurre il rispetto per i ruoli professionali. Schillaci ha evidenziato che l’aumento delle aspettative dei cittadini rispetto alle cure mediche, unite a carenze di organico e problemi strutturali negli ospedali, hanno contribuito all’escalation di episodi di violenza contro il personale sanitario.
La fiducia nella scienza e nei medici è diminuita, e l’accesso illimitato a informazioni su internet ha portato a una diffusione di fake news e a un aumento delle aspettative irrealistiche da parte dei pazienti. Questo ha creato tensioni nei rapporti tra medici e cittadini, contribuendo all’aumento delle aggressioni negli ospedali.
Per contrastare questo fenomeno, il ministro Schillaci ha collaborato con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per aumentare la presenza di polizia negli ospedali e potenziare i servizi di sicurezza nelle strutture sanitarie considerate più a rischio. Tuttavia, Schillaci ha sottolineato che le pene più severe non sono sufficienti a prevenire le aggressioni e che servono soluzioni innovative per affrontare il problema in modo efficace.
In risposta alla recente escalation di casi di violenza in ospedali come quelli verificatisi in Puglia e a Torino, il ministro ha dichiarato la necessità di applicare sempre l’arresto in flagranza di reato differito come deterrente contro le aggressioni al personale sanitario. Schillaci ha anche sottolineato l’importanza di promuovere un cambio culturale per sensibilizzare i cittadini sul rispetto per il lavoro dei medici e degli infermieri.
Per affrontare la carenza di personale sanitario e migliorare le condizioni di lavoro negli ospedali, il ministro ha discusso con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, la necessità di ottenere maggiori risorse per la sanità. Schillaci ha proposto un piano pluriennale di assunzioni di operatori sanitari e un miglioramento delle condizioni economiche per il personale già impiegato nel sistema sanitario nazionale.
In conclusione, il fenomeno delle aggressioni ai medici e agli infermieri è una grave minaccia per la sicurezza del personale sanitario e per la qualità dell’assistenza medica. Il ministro Schillaci ha presentato proposte concrete per contrastare questo problema, ma è necessario un impegno collettivo per promuovere un cambio culturale e garantire un ambiente sicuro e rispettoso negli ospedali.