Chissà come faranno i politici come Salvini e i suoi colleghi a superare questo mese di agosto senza particolari problemi. Vivono immersi nei social media, inseguendo il piacere delle polarizzazioni. Anche se le città si svuotano durante le ferie estive, la politica non è immune a questo calo di attività, costretta al silenzio in attesa di settembre.
I cancelli digitali sigillano le comunità sociali, mandando in vacanza forzata gli haters e i politici che basano la loro legittimazione sui like e le condivisioni. Come faranno a superare l’astinenza da interazione e a gestire la crisi di identità quando i loro post non raggiungeranno i trending topic del momento? E come affronteranno la “vibrazione fantasma”, ovvero il bisogno compulsivo di controllare il telefono in attesa di notifiche?
La traversata nel deserto di agosto non è facile per i leader politici digitali e gli influencer, ma può essere un vero calvario per coloro che pubblicano ossessivamente, dedicando ore a rispondere ai follower e a controllare i like. Proporre un gruppo di sostegno per condividere esperienze e superare il disagio interiore potrebbe essere una soluzione utile.
In alternativa, potrebbe essere utile per i politici mantenere un’impegno costante sui social media, pubblicando post su temi rilevanti per mantenere viva la discussione e l’interazione con i follower. Se queste soluzioni non sono efficaci, potrebbe essere necessario chiedere aiuto a esperti di comunicazione digitale per superare la dipendenza dai like e arrivare a settembre in buona salute.