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ROMA. Paolo Sorrentino, il famoso regista italiano, ha aperto le porte del suo studio a piazza Vittorio per parlare della sua ultima opera, Parthenope. Sorrentino ha rivelato che il personaggio di Parthenope è in realtà una rappresentazione di se stesso, e che nel creare questa figura ha rischiato di ferirsi nel delicato equilibrio tra realtà e finzione.

Durante l’intervista, Sorrentino ha sottolineato l’importanza di sperimentare con libertà nel processo creativo. Ha spiegato che il suo studio è una sorta di Wunderkammer, una camera delle meraviglie, dove ogni oggetto ispira la creatività e la fantasia. Questo ambiente ricco di stimoli gli permette di esplorare nuove idee e di spingersi oltre i confini convenzionali.

Parthenope, secondo Sorrentino, rappresenta un punto di svolta nella sua carriera. Il regista ha confessato di aver voluto sfidare se stesso e il pubblico con questa nuova opera, esplorando territori inesplorati e cercando di superare i propri limiti creativi. Sorrentino ha dichiarato che Parthenope è un progetto ambizioso che ha richiesto un impegno totale da parte sua e del suo team.

Nel corso della conversazione, Sorrentino ha parlato anche della sua passione per Napoli, la città che ha ispirato il titolo dell’opera. Ha descritto Napoli come una fonte inesauribile di ispirazione, ricca di contraddizioni e di suggestioni che alimentano la sua creatività. Sorrentino ha sottolineato l’importanza di mantenere un legame profondo con le proprie radici e di trarre ispirazione dalle esperienze di vita quotidiana.

Infine, Sorrentino ha condiviso alcuni dettagli sul processo di creazione di Parthenope, rivelando le sfide e le soddisfazioni che ha incontrato lungo il cammino. Ha parlato dell’importanza di ascoltare la propria voce interiore e di seguire le proprie intuizioni creative, anche quando ci si trova di fronte a ostacoli e incertezze.

In conclusione, Paolo Sorrentino ha espresso la sua gratitudine per l’opportunità di poter esplorare nuovi territori artistici e di condividere la sua visione con il pubblico. Con Parthenope, il regista ha dimostrato una volta di più il suo talento e la sua capacità di reinventarsi, confermandosi come una delle figure più innovative e originali del panorama cinematografico italiano.