Nelle ultime ore, il presidente europeista della Moldavia, Maia Sandu, ha denunciato brogli elettorali nel referendum costituzionale sull’ingresso del paese nell’Unione Europea. Con il 94% delle schede scrutinate, il ‘No’ è in testa con il 52,47% dei voti, secondo i dati diffusi dalla Commissione Elettorale Centrale. Sandu ha espresso preoccupazione per un presunto tentativo di manipolazione del voto da parte di un gruppo criminale che avrebbe cercato di comprare 300.000 voti, definendo l’azione una frode senza precedenti per compromettere la democrazia moldava.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto una risposta forte dagli alleati in risposta all’invio di truppe nordcoreane in Russia. Zelensky ha sottolineato la presenza di prove chiare che dimostrano l’invio di personale militare dalla Corea del Nord alla Russia, definendo la situazione un’altra aggiunta alla guerra contro l’Ucraina. Ha esortato la comunità internazionale a non rimanere in silenzio di fronte a queste azioni, poiché ciò potrebbe solo prolungare il conflitto.
Nel frattempo, le truppe russe hanno bombardato la città ucraina di Kharkiv, causando interruzioni alla fornitura di energia elettrica e ferendo almeno 12 persone, tra cui un bambino, come riportato dal sindaco locale Igor Terekhov. L’attacco ha provocato danni significativi e ha evidenziato la continua escalation della violenza nella regione.
Nel contesto del Referendum in Moldavia sull’adesione all’Unione Europea, il ‘Sì’ ha recentemente preso il sopravvento con una stretta maggioranza del 50,03% rispetto al ‘No’ al 49,97%. Tuttavia, il margine è così ridotto che ogni voto conta, poiché solo 744 voti separano le due posizioni. Con milioni di elettori registrati, la decisione finale sull’adesione all’UE rimane incerta e soggetta a cambiamenti nella fase finale dello scrutinio.
La situazione in Moldavia e in Ucraina rimane fluida e in evoluzione, con tensioni politiche, attacchi militari e accuse di frode elettorale che continuano a dominare il panorama. Le richieste di risposte internazionali e di azioni decise contro le minacce alla sicurezza regionale evidenziano la complessità e la gravità della situazione attuale. Resta da vedere come la comunità internazionale risponderà a queste sfide e come si evolveranno gli eventi nei prossimi giorni.