L’allarme per un possibile attacco di cyborg cinesi contro la popolazione americana e i centri vitali degli Stati Uniti sta crescendo, secondo quanto riportato dal New York Post. Nonostante al momento non ci siano Terminator da temere, esperti di tecnologia e parlamentari americani stanno attirando l’attenzione sulle iniziative delle aziende cinesi nel campo dei robot umanoidi.
Unitree Robotics, un’azienda di Pechino, ha sviluppato un androide capace di movimentare merci e compiere azioni semplici come correre e replicare espressioni facciali umane. Questi progressi tecnologici stanno sollevando preoccupazioni tra gli analisti, che temono che la Cina possa utilizzare un’armata di robot per attaccare gli Stati Uniti, sabotare infrastrutture vitali o commettere atti di violenza contro la popolazione.
Jacob Helberg, membro della Commissione sino-americana per l’economia e la sicurezza, ha messo in guardia contro l’arrivo di un “esercito fantasma” di robot killer cinesi negli Stati Uniti. Helberg ha accusato l’Esercito Popolare di Liberazione cinese di essere dietro a questa minaccia e ha spinto per il blocco della vendita di cyborg cinesi negli Stati Uniti.
Nonostante alcuni dubbi sulla gravità della minaccia rappresentata dai robot killer cinesi, il documento rilasciato dal ministero dell’Industria e dell’Informazione tecnologica di Pechino dimostra che la Cina sta puntando alla produzione di massa di robot umanoidi entro il 2025 e al predominio mondiale nel settore entro il 2027. Queste ambizioni devono confrontarsi con la concorrenza di aziende americane come Boston Dynamics e Tesla di Elon Musk.
Considerando l’impatto che droni e altri dispositivi robotici hanno avuto sui conflitti moderni, è difficile escludere la possibilità di uno scenario alla Terminator in caso di uno scontro militare tra Washington e Pechino. Mentre alcuni ritengono che i timori per l’invasione dei robot siano una distrazione da altre minacce più immediate, la questione rimane al centro dell’attenzione per esperti e politici.