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Lione esonera Grosso dopo sconfitta con Lilla: fatalità per il tecnico

Poco più di due mesi. Si chiude già l’era Fabio Grosso a Lione. L’allenatore italiano era subentrato a metà settembre a Laurent Blanc, ma non è riuscito a far decollare una squadra rimasta impantanata nel fondo della classifica. Già martedì, il presidente americano John Textor aveva seminato dubbi con un “vedremo”, rispondendo a una domanda sul futuro del tecnico che per il Lione ha rischiato pure di perdere un occhio, a margine della gara poi annullata con il Marsiglia di Gattuso. Oggi, puntuale, è arrivato l’esonero, ineluttabile dopo l’ultima sconfitta casalinga con il Lilla (0-2), che ha evidenziato i limiti di una squadra incapace di dare segni di risveglio. In attesa di un nuovo allenatore, il testimone passa a Pierre Sage, direttore del centro di formazione.

Il bilancio del breve mandato di Grosso non è positivo, con solo una vittoria, due pareggi e quattro sconfitte raccolte in sette partite. La sconfitta con il Brest all’esordio segnava un inizio difficile che non ha visto miglioramenti significativi nel corso delle settimane successive. Grosso ha cercato di trasmettere il suo entusiasmo e le sue idee di gioco, ma la squadra è rimasta in una situazione di stallo, incapace di reagire e di risalire in classifica. La campagna acquisti estiva minata da incertezze e tensioni interne ha reso il compito dell’allenatore ancora più arduo, con giocatori che non hanno risposto alle richieste di duttilità tattica e massima disponibilità.

Il caso di Rayan Cherki, giovane talento del Lione, è emblematico di una squadra divisa e in crisi. Grosso ha cercato di spronare il giocatore a dare il massimo, ma Cherki è rimasto in ombra, incapace di emergere e di contribuire al riscatto della squadra. Anche i giocatori più esperti come Lovren, Tagliafico e Tolisso hanno manifestato malumori, mentre il capitano Lacazette, che aveva guidato la squadra nella passata stagione, è stato travolto dagli eventi, incapace di dare una svolta positiva alla situazione.

Il tonfo casalingo contro il Lilla ha segnato la fine del mandato di Grosso, con il presidente Textor che ha deciso di dare una scossa all’ambiente per cercare di invertire la rotta. Il Lione si trova attualmente all’ultimo posto in classifica con solo 7 punti in 12 partite, a -5 dalla zona salvezza. La gara da recuperare con il Marsiglia, non disputata a causa di un agguato subito dal pullman del Lione da parte di ultrà marsigliesi, ha contribuito a complicare ulteriormente la situazione. Grosso stesso è stato ferito durante l’incidente, rischiando di perdere un occhio, ma ha continuato a lavorare per cercare di portare il club al successo.

Con l’arrivo di Pierre Sage come nuovo allenatore ad interim, il Lione cerca di voltare pagina e di ripartire con nuove energie per risalire in classifica e evitare la retrocessione. La sfida sarà difficile, ma il club conta sull’impegno e sulla determinazione dei giocatori per invertire la tendenza negativa degli ultimi mesi e tornare a competere ad alti livelli. La strada sarà lunga e tortuosa, ma con il sostegno dei tifosi e la determinazione di tutto l’ambiente, il Lione spera di poter uscire da questa crisi e tornare a sorridere in campo.

In conclusione, l’esonero di Fabio Grosso segna la fine di un breve ma intenso capitolo nella storia del Lione. Il tecnico italiano ha cercato di fare del suo meglio, ma le circostanze avverse e i problemi interni della squadra hanno reso difficile il suo compito. Ora spetta a Pierre Sage e ai giocatori del Lione dimostrare di essere all’altezza della sfida e di poter risalire la china per raggiungere gli obiettivi prefissati. La strada sarà ardua, ma con impegno, sacrificio e determinazione, tutto è possibile nel mondo del calcio.