Il presidente sudcoreano, Yoon Suk Yeol, ha annunciato la revoca della legge marziale di emergenza appena impostata, nel tentativo di “sradicare le forze pro-Nord Corea e proteggere l’ordine democratico costituzionale”. Questa decisione è giunta poco dopo che 190 deputati su 300 si sono riuniti per votare contro il decreto, bloccando così le attività pianificate. Il Parlamento ha espresso chiaramente il suo voto contrario alla legge marziale, spingendo il presidente a ritirare le truppe e revocare ufficialmente il decreto.
### Ministri Accettano la Revoca della Legge Marziale
Durante una riunione di gabinetto, i ministri sudcoreani hanno accettato la revoca della legge marziale, supportando così la decisione del presidente e garantendo il rispetto del voto parlamentare. Questo segnala un momento di unità e coesione all’interno del governo sudcoreano.
### Sudcoreani Festeggiano la Revoca della Legge Marziale
Subito dopo l’annuncio del presidente sulla revoca della legge marziale, i cittadini sudcoreani hanno iniziato a festeggiare fuori dall’Assemblea nazionale. Questo gesto di gioia e sollievo dimostra il forte attaccamento dei cittadini alla democrazia e all’ordine costituzionale.
### Impatto Internazionale e Reazioni
La comunità internazionale ha seguito da vicino gli eventi in Corea del Sud con grande preoccupazione. Paesi come gli Stati Uniti e la Germania hanno espresso il loro sostegno alla democrazia e alla volontà del Parlamento di revocare la legge marziale. Questo evento ha evidenziato l’importanza dei valori democratici e della separazione dei poteri anche a livello globale.
In conclusione, la revoca della legge marziale in Corea del Sud è stata un momento di tensione e poi di sollievo per i cittadini e le istituzioni del paese. Questo episodio mette in luce l’importanza della democrazia e della partecipazione parlamentare nella tutela dei diritti e delle libertà dei cittadini.