L’automobile è diventata una minaccia per la vita umana, non per colpa dell’auto stessa. Secondo l’OMS, ci sono 1,19 milioni di vittime ogni anno a livello mondiale a causa degli incidenti stradali. In Italia, più di una persona muore ogni tre ore a causa di incidenti stradali. Nel 2022, ci sono stati 3.159 morti e 223.000 feriti, di cui 16.875 con lesioni gravi. Le cause principali degli incidenti sono la distrazione, il mancato rispetto delle regole stradali e l’eccesso di velocità. Le vittime si verificano principalmente sulle strade extraurbane (48,5%), nei centri urbani (42,2%) e sulle autostrade (9,3%).
Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha proposto una riforma del Codice della strada per affrontare questo problema. La riforma prevede misure più severe per coloro che guidano sotto l’influenza di alcol o droghe. Inoltre, si punta a contrastare l’uso del telefono cellulare durante la guida, aumentando le sanzioni e le sospensioni della patente. La riforma mira anche a ridurre l’eccesso di velocità e a fornire meno autonomia ai Comuni nell’installazione di autovelox.
La riforma prevede anche cambiamenti per i neopatentati, consentendo loro di guidare auto più potenti nei primi tre anni dopo aver ottenuto la patente. Tuttavia, la riforma ha sollevato preoccupazioni per la tolleranza verso l’eccesso di velocità e la diminuzione delle infrastrutture ciclabili. Inoltre, la riforma renderà più difficile per i Comuni costruire nuove corsie ciclabili.
Questa riforma del Codice della strada mira a ridurre il numero di vittime degli incidenti stradali in Italia e ad aumentare la sicurezza sulle strade. Tuttavia, è importante monitorare l’attuazione di queste misure e valutare il loro impatto sulla sicurezza stradale nel paese.