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L’assalto dei coloni in Cisgiordania e la giustificazione di Netanyahu: analisi della situazione geopolitica

“Un pogrom”. Questa volta, però, a realizzarlo, così come denunciato anche dal presidente Isaac Herzog, sono gli stessi ebrei che la sera del 15 agosto hanno assaltato un villaggio palestinese a Jit, vicino alla città di Nablus in Cisgiordania. Protagonisti decine di coloni incappucciati e armati di pietre, molotov, oggetti contundenti e probabilmente anche pistole, che hanno dato fuoco ad auto e case, provocando la morte di un cittadino palestinese di 23 anni, colpito al petto, forse da un proiettile, e il ferimento di altre persone.

### Herzog condanna il “pogrom”

Un’azione che ha suscitato condanne da parte di diversi attori internazionali, ma soprattutto da parte del presidente israeliano Herzog, che ha definito l’attacco un vero e proprio “pogrom”. Nonostante le critiche, il governo di Netanyahu sembra non aver adottato una posizione altrettanto ferma, cercando di giustificare le azioni dei coloni come un tentativo di combattere il terrorismo anziché come atti terroristici in sé.

### L’estrema destra israeliana e le provocazioni

L’azione degli estremisti di destra israeliani, sempre più influenti all’interno del governo di Netanyahu, continua a mettere a dura prova la stabilità della regione. Il partito guidato dal ministro della Sicurezza nazionale di Israele, Itamar Ben Gvir, ha criticato addirittura le Forze di difesa israeliane (IDF) per non aver supportato i coloni durante l’attacco al villaggio palestinese. Questo tipo di provocazioni rischiano di alimentare ulteriori tensioni e compromettere qualsiasi tentativo di negoziare una tregua nella Striscia di Gaza.

### Reazioni internazionali e richiesta di sanzioni

Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno condannato duramente l’azione dei coloni israeliani in Cisgiordania, chiedendo al governo di Netanyahu di adottare misure concrete per prevenire futuri attacchi contro i palestinesi. La Casa Bianca ha definito tali episodi “inaccettabili” e ha esortato le autorità israeliane a fermare la violenza e perseguire i responsabili. Anche l’alto rappresentante dell’UE, Josep Borrell, ha criticato Israele per non aver messo fine alle azioni dei coloni violenti, minacciando di presentare una proposta di sanzioni contro i sostenitori di tali attacchi.

In conclusione, l’assalto dei coloni in Cisgiordania ha scosso la comunità internazionale e sollevato interrogativi sulla gestione della sicurezza da parte del governo di Netanyahu. È fondamentale adottare misure concrete per prevenire futuri episodi di violenza e garantire la protezione di tutte le comunità coinvolte nel conflitto israelo-palestinese.