Il 12 agosto è la giornata della festa ebraica di Tisha B’Av che ricorda la distruzione del Tempio. Secondo quanto riportato dagli analisti, funzionari governativi e emittenti televisive, l’Iran ha scelto il 12 agosto per vendicare l’attacco a Teheran da parte di Israele che ha portato all’uccisione del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh. Secondo il portavoce dell’esercito israeliano, l’Iran e Hezbollah attaccheranno prima del vertice sul cessate il fuoco del 15 agosto. Alcuni esperti ritengono che l’attacco sia imminente, con l’Iran che ha adottato misure significative per preparare le sue unità missilistiche e droni.
Infatti, il consigliere per le comunicazioni sulla sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha dichiarato che è sempre più probabile che l’Iran e i suoi alleati attaccheranno Israele nei prossimi giorni. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e i leader europei hanno ribadito il loro impegno nella difesa di Israele e nella ricerca di un cessate il fuoco. Le tensioni sono alte e gli ufficiali nel Medio Oriente ritengono che si stia avvicinando l’ora zero.
L’attacco potrebbe coincidere con la giornata di Tisha B’Av, che commemora la distruzione del Tempio di Gerusalemme e altre tragedie subite dal popolo ebraico nel corso della storia. Questo renderebbe l’attacco ancora più significativo per Israele, che già ha vissuto momenti di dolore come l’attacco di Hamas del 7 ottobre.
L’Occidente è preoccupato per l’intensità dell’attacco che potrebbe scatenare gravi conseguenze in tutto il Medio Oriente. Joe Biden ha contattato i leader europei per discutere della situazione, mentre il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti ha annunciato lo spiegamento di risorse militari nella regione.
Le pressioni su Teheran sono sempre più forti, con l’Occidente che cerca di evitare una escalation che potrebbe avere conseguenze devastanti. Resta da vedere come si evolverà la situazione nei prossimi giorni e se sarà possibile raggiungere un accordo per calmare le acque in una regione già turbolenta.