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Le piogge in Spagna non accennano a diminuire e un’allerta rossa è stata emessa per le forti piogge nella provincia di Barcellona, con 15 voli deviati. Le ricerche dei dispersi continuano dopo la contestazione ai reali e a Sanchez, che hanno visitato le zone colpite dall’alluvione della scorsa settimana. Sono state ispezionate le prime 20 auto nel parcheggio del centro commerciale Bonaire ad Aldaia, completamente sommerso dall’alluvione, senza trovare vittime. Il governatore della Catalogna, Salvador Illa, ha dichiarato che la fase peggiore della Dana è terminata e non c’è più allerta, ma resta la pre-allerta per le piogge.

Il partito Podemos chiede lo stato d’allarme per la gestione omicida dell’alluvione in Valencia e il sindaco di Paiporta condanna la violenza durante gli incidenti avvenuti ieri, attribuendola all’impotenza e alla frustrazione degli abitanti. Il sindaco di Barcellona riporta danni minimi dovuti alla Dana e le operazioni nel porto di Barcellona sono interrotte.

Le forze armate spagnole sono dispiegate con 18mila militari e agenti per affrontare le conseguenze della Dana. Una nave militare con aiuti è arrivata a Valencia e sono stati recuperati circa 3000 animali morti nella zona. Il numero delle vittime è salito a 222 e sono stati ritrovati altri 5 corpi. La diga romana a Almonacid ha salvato il paese dall’alluvione.

Il direttore dell’Unità militare di emergenza spagnola ha annunciato la preparazione di un obitorio per 400 morti. La protezione civile ha emesso un’allerta per la piena del fiume Llobregat a sud di Barcellona e diversi voli sono stati deviati a causa delle cattive condizioni meteo. La campagna di vaccinazione anti-tetano è iniziata per prevenire infezioni post-alluvione e il premier Pedro Sanchez è stato evacuato per motivi di sicurezza. Il bilancio delle vittime è salito a 217 e re Felipe ha presieduto una riunione dell’esercito per la catastrofe a Valencia.