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Genova – L’Ufficio Informazioni Finanziarie (UIF) della Banca d’Italia ha definito “sospette” numerose erogazioni ricevute dal comitato elettorale di Giovanni Toti fino al 2023/2024. In particolare, la Guardia di Finanza, con un dettagliato rapporto depositato in Procura il 16 luglio scorso, ha spiegato che dopo quell’avviso sono stati effettuati controlli sui frequenti movimenti di denaro in uscita dal Comitato verso conti formalmente “personali” del governatore, e da questi ultimi ad altri conti.

Le nuove annotazioni dei militari del nucleo di polizia economica e finanziaria sono state allegate agli atti depositati in vista del processo con rito immediato che inizierà il prossimo 5 novembre. In questo procedimento Toti è accusato insieme al terminalista Aldo Spinelli e all’ex capo del porto Paolo Emilio Signorini, e tutti e tre sono accusati di corruzione, mentre al politico è contestato anche il finanziamento illecito ai partiti.

L’informativa inviata dai finanzieri ai magistrati Federico Manotti e Luca Monteverde, responsabili delle varie indagini sull’ex governatore, è derivata da una segnalazione ricevuta il 7 luglio dagli uffici investigativi della banca centrale. Gli esperti hanno descritto all’interno di una segnalazione di operazioni sospette i bonifici ricevuti sul conto del partito di Toti, che si è dimesso da presidente della Regione Liguria il 26 luglio dopo essere stato agli arresti domiciliari il 7 maggio, ottenendo la liberazione l’1 agosto.

L’Uif ha compilato un elenco di finanziatori collegati a movimenti di denaro apparentemente “anomali” effettuati fino a poche settimane prima dell’operazione di polizia. Vengono menzionati imprenditori come Aldo Spinelli, Alberto Luigi Amico, Mario Costantino e Alberto Pozzo, che sono stati tra i principali sostenitori economici di Toti. Gli investigatori sottolineano che ci sono due bonifici di notevole entità, disposti da Europam spa.

Secondo quanto emerso dalle indagini, ci sono state cinque erogazioni al partito di Toti che sono state analizzate dagli ispettori. Tra queste, due versamenti da Europam: 100.000 euro arrivati il 11 aprile 2023 e 90.000 euro il 12 aprile 2024. C’è anche un’erogazione dalla Spinelli srl, una da Amico & C., e un’altra da Amico Servizi. Il difensore di Toti ha ribadito che non vi è alcun illecito e che tutto è avvenuto nel rispetto delle leggi vigenti.

Il legale ha sottolineato che i soldi sono stati trasferiti nei vari conti in modo tracciabile e che la Guardia di Finanza ha riconosciuto che si trattava di depositi destinati all’attività politica e non a spese personali. Durante gli interrogatori, non è mai stato contestato nulla in merito. Il legale non comprende perché vengano ripresi fatti così recenti e ribadisce che le operazioni sospette riguardano spese tracciate e donazioni effettuate in conformità alla legge.