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Il caso Pogba: Doping, dolo e attenuanti – Guida completa sul Tas

Il caso di Paul Pogba, campione del mondo del 2018, ha riportato l’attenzione sul mondo dello sport a causa di un controllo antidoping positivo dopo la partita Udinese-Juventus del 20 agosto. La sostanza trovata nelle analisi è la Deidroepiandrosterone (Dhea), un metabolita del testosterone, rientrante nella categoria degli anabolizzanti. Questo ha portato alla sospensione di Pogba da parte del Tribunale Nazionale Antidoping il 12 settembre. Nonostante le controanalisi abbiano confermato il risultato positivo il 5 ottobre, la vicenda è rimasta relativamente silenziosa fino ad ora.

### La gestione della procura antidoping

La procura antidoping ha mantenuto un profilo discreto riguardo al caso Pogba, senza rilasciare dichiarazioni ufficiali. D’altra parte, la difesa del giocatore non ha reso pubbliche informazioni significative, sebbene abbia sottolineato la posizione di Pogba che ha sempre negato l’assunzione di sostanze proibite. È interessante notare che la procura antidoping si occupa della questione in modo indipendente dalle federazioni sportive, seguendo un percorso giuridico specifico.

### Fasi dell’istruttoria e possibilità di patteggiamento

Durante il periodo successivo alla sospensione di Pogba, si presume che la procura antidoping abbia condotto un’indagine approfondita sul caso, esaminando le prove presentate dalla difesa del giocatore. Si ipotizza che sia stata valutata la possibilità di un accordo di patteggiamento, tuttavia non è stato raggiunto alcun accordo formale. La procura sembra aver adottato un approccio rigoroso, considerando che non sono emerse circostanze attenuanti che potessero giustificare una riduzione della sospensione potenziale.

### L’opzione del Tribunale Arbitrale dello Sport

Mentre si discuteva la possibilità di un patteggiamento, c’era anche la prospettiva di portare direttamente il caso al Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas). Tuttavia, per procedere in questa direzione, sarebbe stato necessario l’approvazione da parte della Wada e di Nado Italia, che non è stata concessa. Pertanto, il dibattimento si è orientato verso la via tradizionale, con l’udienza prevista per la seconda metà di gennaio.

### Difesa di Pogba e prospettive future

Nel corso del processo, ci si aspetta che la difesa di Pogba cercherà di dimostrare l’assenza di dolo nell’assunzione della sostanza proibita, al fine di ridurre la durata della sospensione. Inoltre, sarà cruciale per il giocatore presentare eventuali circostanze attenuanti che possano influenzare la decisione del tribunale. È probabile che esperti scientifici vengano chiamati in aula per fornire ulteriori chiarimenti sulle implicazioni del caso.

### Possibilità di appello e conclusione del caso

Una volta emessa la decisione del Tribunale Nazionale Antidoping, Pogba avrà la possibilità di appellarsi al Tas per cercare un’ulteriore revisione del verdetto. In caso di esito negativo, potrebbe essere considerata un’eventuale ricorso alla Corte federale svizzera, che rappresenterebbe l’ultima fase del processo legale. La vicenda di Pogba rimane aperta e suscita interesse per le prossime sviluppi e decisioni che verranno prese riguardo al suo coinvolgimento nel caso di doping.

In conclusione, il caso di Paul Pogba rappresenta una situazione complessa che coinvolge aspetti legali, sportivi e etici. La sua difesa dovrà dimostrare la sua innocenza e presentare prove convincenti per ottenere una riduzione della sospensione. Resta da vedere come si evolverà la situazione e quali saranno le conseguenze a lungo termine per il giocatore e il mondo dello sport in generale.