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Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto che aggiorna la cosiddetta “dottrina nucleare” di Mosca e consente alla Russia di usare armi nucleari contro uno Stato non nucleare se supportato da potenze nucleari. Questa mossa arriva nel millesimo giorno dell’offensiva russa contro l’Ucraina e dopo che gli Stati Uniti hanno dato a Kiev il permesso di usare missili a lungo raggio per colpire obiettivi militari all’interno della Russia.

Nei mille giorni di invasione russa su vasta scala, Kiev ha ricevuto 1.369 allerte di raid aerei, per un totale di oltre 1.553 ore di allarme: le forze russe hanno lanciato più di 2.500 missili e droni sulla città. Le forze russe hanno preso di mira Kiev con oltre 1.600 droni kamikaze di vario tipo, quasi 800 missili da crociera (Kh-101, Iskander-K, Kh-69); circa 90 missili balistici (Iskander-M e KN-23), circa 40 missili aerobalistici Kinzhal e sei missili navali ipersonici Zircon. Solo nel 2024, Kiev ha dovuto affrontare 1.250 attacchi aerei russi.

La Russia potrà usare armi nucleari come “estrema risorsa per proteggere la sovranità del Paese” se essa sarà minacciata da un attacco nucleare o con armi convenzionali. Questa è una delle nuove disposizioni della dottrina nucleare promulgata oggi dal presidente Vladimir Putin. La decisione sul loro impiego spetta al presidente.

In Russia è stata avviata la produzione in serie di rifugi mobili che forniscono protezione contro varie minacce, inclusa un’esplosione nucleare. Questi rifugi mobili possono essere utilizzati per proteggere le persone da varie minacce, tra cui disastri naturali, radiazioni luminose derivanti da un’esplosione nucleare e contaminazione radioattiva dell’area.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che ogni giorno chiedono al mondo determinazione e forza sufficiente affinché l’Ucraina possa bloccare questi attacchi contro il popolo ucraino. Zelensky ha sottolineato che la Russia vuole che la guerra continui e che è necessario costringere la Russia a una pace giusta con la forza.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha elogiato la decisione americana di autorizzare l’Ucraina a colpire in profondità la Russia, definendola “del tutto buona”. Questa decisione potrebbe cambiare le carte in tavola secondo il capo della diplomazia di Kiev, Andrii Sybiga, che ha dichiarato che più l’Ucraina riuscirà a colpire, più la guerra sarà breve.

In conclusione, la situazione in Ucraina rimane critica dopo mille giorni di guerra e l’escalation di violenza continua a causare vittime e distruzione. Speriamo che la comunità internazionale possa trovare una soluzione pacifica a questa crisi che ha già causato troppo dolore e sofferenza.