Anche la scorsa notte, Israele ha continuato i raid contro Gaza e il Libano. Le forze armate israeliane hanno preso di mira una scuola che, secondo loro, ospitava un centro di comando di Hamas. Nel frattempo, fonti americane hanno rivelato che Israele non ha dato alcuna assicurazione agli Stati Uniti sul fatto che la loro rappresaglia non colpirebbe i siti nucleari iraniani.
Le tensioni aumentano mentre l’esercito israeliano tenta un blitz terrestre a Odaisseh, con scontri in corso tra miliziani e militari di Hezbollah. Donald Trump ha dichiarato che Israele dovrebbe colpire i siti nucleari iraniani, criticando la gestione di Biden sull’escalation del conflitto. Biden, dal canto suo, ha dichiarato che se Israele decidesse di attaccare i pozzi petroliferi iraniani, penserebbe a alternative.
Un’esplosione è stata udita nel sud di Beirut dopo un ordine di evacuazione emesso dalle Forze di Difesa Israeliane. Gli Stati Uniti hanno annunciato un sostegno di 157 milioni di dollari in assistenza umanitaria al Libano, che si trova in una devastante crisi umanitaria.
Nel frattempo, i raid israeliani hanno causato almeno otto vittime, inclusa una persona uccisa durante l’attacco a una scuola. L’Idf ha dichiarato di aver colpito un centro di comando di Hamas all’interno di una scuola a Gaza, accusando Hamas di abuso delle infrastrutture civili.
La situazione rimane tesa, con ulteriori attacchi previsti a Beirut e nessuna garanzia da Israele sull’esclusione di impianti nucleari iraniani come bersaglio. Secondo fonti, il presunto successore di Nasrallah a capo di Hezbollah, Hashem Safieddine, è stato ucciso negli attacchi della notte scorsa.
La comunità internazionale rimane in allerta mentre il conflitto continua a escalare, con gravi conseguenze umanitarie e politiche. Sono tempi difficili per la regione e per coloro che cercano una soluzione pacifica a questa crisi in corso.