news-12082024-224225

L’elicottero dei vigili del fuoco è stato bloccato da un drone a Cortina d’Ampezzo. Questo drone, manovrato da una persona sconosciuta, ha impedito all’elicottero di decollare mentre stava completando un’operazione di recupero di un’escursionista. L’incidente è avvenuto questa mattina vicino al rifugio “Vandelli” sulle Dolomiti del Sorapis, nel territorio di Cortina D’Ampezzo, secondo quanto riferito dal Soccorso Alpino del Veneto.

L’elicottero, chiamato “Falco”, era atterrato presso il Vandelli su richiesta del gestore del rifugio per trasportare il personale medico e tecnico vicino al lago del Sorapis per soccorrere una donna di 51 anni da Mantova con un sospetto trauma al piede. Dopo aver curato la donna e averla preparata per il trasporto, l’elicottero non ha potuto decollare a causa della presenza del drone sopra di esso. Non essendo stato possibile identificare il pilota tra i visitatori del rifugio, è stato necessario attendere che il drone si allontanasse.

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha commentato l’incidente definendolo “estremamente grave e assolutamente inaccettabile”. Zaia ha elogiato l’operato dell’elicottero di soccorso e del personale del Soccorso Alpino per la loro prontezza e professionalità nonostante le difficoltà create da questo gesto irresponsabile. Ha sottolineato che l’uso dei droni deve essere sempre ponderato e responsabile, specialmente in aree ad alta affluenza turistica e durante operazioni di soccorso. Zaia ha chiesto alle autorità competenti di valutare la necessità di rivedere le normative sull’utilizzo dei droni a fini ludici per evitare che episodi simili si ripetano.

L’episodio ha evidenziato la necessità di maggiore consapevolezza e rispetto per l’ambiente montano e per le operazioni di soccorso che vengono svolte in queste aree. Le montagne non sono un parco divertimenti all’aperto e devono essere affrontate con la giusta preparazione e attenzione. La sicurezza e l’efficacia delle operazioni di soccorso devono sempre essere garantite, e gesti irresponsabili come quello del pilota del drone mettono a rischio non solo la vita delle persone coinvolte nelle operazioni di soccorso, ma anche la sicurezza dei soccorritori stessi.