In Emilia-Romagna, i seggi sono aperti dalle 7 per eleggere il presidente della Regione. Si può votare fino alle 23 di oggi e domani, lunedì, dalle 7 alle 15. Ci sono quattro candidati in campo: Michele de Pascale per il centrosinistra, Elena Ugolini per il centrodestra, Federico Serra per la Sinistra radicale e Luca Teodori per “Lealtà, coerenza e verità”. Lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi lunedì. Sono chiamati al voto 3,6 milioni di elettori in 330 Comuni, con più di 4500 seggi, di cui 445 a Bologna. Il primo dato sull’affluenza alle 12 si ferma all’11,57%, salendo al 13,68% a Bologna città.
Il senatore Maurizio Gasparri ha dichiarato che il silenzio elettorale non esiste più, invitando a votare per il suo partito, Forza Italia. Tuttavia, Angelo Bonelli, portavoce di Europa verde e parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, ha denunciato che Gasparri ha violato la legge sul silenzio elettorale.
C’era una volta, nel 1975, quando in Emilia-Romagna il 96,62% degli aventi diritto andava alle urne, il picco più alto di affluenza alle Regionali mai registrato nella regione. Oggi, l’affluenza si attesta all’11,57% alle 12, con Ravenna e Bologna tra le province con i tassi più alti e bassi rispettivamente.
I candidati hanno votato nei loro seggi, con Luca Teodori a Ferrara, Romano Prodi che incoraggia alla partecipazione al voto, e Elena Ugolini che sottolinea l’importanza della democrazia.
L’affluenza è più alta nelle zone alluvionate, come a Traversara, dove ha raggiunto il 15,4%. Le province registrano affluenze diverse, con Bologna al secondo posto dopo Ravenna.
In totale, sono 3,6 milioni gli elettori chiamati alle urne in Emilia-Romagna. I seggi sono aperti in 330 comuni e a Bologna ci sono 445 seggi. Quattro candidati si sfidano per la poltrona di governatore, con la sinistra che non può permettersi di perdere questa partita.