Calciatore belga Stephane Omeonga denuncia violenza da parte degli agenti in aeroporto
Il calciatore belga Stephane Omeonga ha recentemente reso pubblica una denuncia scioccante riguardo alla sua esperienza all’aeroporto di Tel Aviv. L’atleta, in forze alla squadra di Serie A Israeliana Bnei Sakhnin, ha riportato di essere stato trascinato giù dall’aereo con una presa al collo, spintonato a terra, ammanettato e picchiato dagli agenti di polizia.
Dettagli dell’incidente e reazioni del calciatore
Il giorno di Natale, Omeonga stava viaggiando da Roma a Tel Aviv su un volo di linea quando un assistente di volo ha chiamato la polizia per presunti problemi relativi ai suoi documenti. Gli agenti sono intervenuti a bordo dell’aereo, ignorando le spiegazioni del calciatore riguardo alla sua identità e cittadinanza belga, e lo hanno trattato con violenza.
Una volta fuori dall’aereo, Omeonga ha raccontato di essere stato brutalmente picchiato dalla polizia lontano dagli occhi dei testimoni e di essere stato trattato come un criminale, nonostante le sue richieste di cure mediche e il suo stato di choc.
Reazioni dell’opinione pubblica e richiesta di giustizia
Il calciatore ha reso pubblica la sua denuncia attraverso i social media, accompagnandola con un video girato da un passeggero che mostra l’aggressione subita. Omeonga ha sottolineato la sua posizione contro ogni forma di discriminazione e ha chiesto solidarietà e sostegno per educare coloro che perpetuano tali atti.
Richiesta di indagine e giustizia per Stephane Omeonga
L’incidente ha scosso l’opinione pubblica e sollevato interrogativi sulla condotta delle forze dell’ordine. Omeonga ha ribadito la sua richiesta di un’indagine approfondita sull’accaduto e la ricerca di giustizia per quanto subito.
La denuncia del calciatore belga mette in luce la necessità di una maggiore sensibilizzazione e azione contro la discriminazione e la violenza, sia nel mondo dello sport che nella società in generale.