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La condanna di 6 anni per Salvini: la difesa parla di processo politico

Il processo contro l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini ha preso una svolta significativa con la richiesta della Procura di Palermo di condannarlo a sei anni di carcere per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Secondo l’accusa, Salvini avrebbe violato convenzioni internazionali e norme interne in materia di soccorso in mare e di tutela dei diritti umani quando nel 2019 impedì lo sbarco di 147 migranti a Lampedusa. Questa vicenda è al centro del processo per il caso Open Arms, in cui Salvini è imputato per aver agito in violazione del diritto internazionale e nazionale.

I diritti umani prima dei confini

Il procuratore aggiunto Marzia Sabella ha sottolineato che “i diritti dell’uomo vengono prima della difesa dei confini”, evidenziando il concetto chiave dell’accusa contro Salvini. Secondo la Procura, le azioni dell’ex ministro sono state motivate più da considerazioni politiche che da principi umanitari. Salvini avrebbe agito per alimentare il consenso elettorale, utilizzando la chiusura dei porti come strumento di pressione sugli Stati membri e per la propria immagine politica.

La requisitoria contro Salvini

Durante la requisitoria al processo, i pubblici ministeri hanno citato le testimonianze dell’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dei ministri Giuseppe Di Maio e Danilo Toninelli per dimostrare che le azioni di Salvini erano finalizzate al consenso elettorale. Le decisioni di Salvini sono state definite “contro ius” (contro il diritto) e in violazione delle norme internazionali e nazionali. La Procura ha sottolineato che il governo Conte aveva cercato di sensibilizzare l’Europa per una redistribuzione equa dei migranti, mentre Salvini ha preferito chiudere i porti e agire in modo illegittimo e penalmente rilevante.

La difesa di Salvini

La difesa di Salvini, rappresentata dall’avvocato Giulia Bongiorno, ha respinto le accuse sostenendo che le azioni dell’ex ministro erano volte a garantire la sicurezza e la protezione dei migranti a bordo della Open Arms. Bongiorno ha criticato la Procura per quello che ha definito un processo politico contro il Decreto sicurezza bis, adottato dal governo Conte. Secondo la difesa, le azioni di Salvini erano legittime e miravano a difendere i confini italiani e garantire la sicurezza nazionale.

La vicenda della Open Arms

Nel agosto del 2019, la nave della ong spagnola Open Arms rimase ferma davanti a Lampedusa per 20 giorni, con a bordo profughi stremati dalla traversata in mare. I magistrati di Agrigento ordinarono lo sbarco d’urgenza dei migranti, ma Salvini si oppose, provocando una lunga e controversa vicenda legale. Questo episodio si aggiunge a un’altra vicenda simile (il caso Gregoretti) per cui Salvini era stato imputato a Catania, ma poi assolto.

Le prossime udienze

Il processo contro Salvini è stato rinviato al 20 settembre, quando prenderanno la parola le parti civili. Successivamente, il 18 ottobre è prevista l’arringa della difesa dell’ex ministro dell’Interno. Resta alta l’attenzione su questo caso che ha suscitato vivaci dibattiti sulle politiche migratorie e sulla difesa dei diritti umani in Italia.