Sono sempre di più i veicoli che circolano con targhe straniere: un trucco per abbattere i costi dell’assicurazione, ma che può avere gravi conseguenze
Il fenomeno dell’utilizzo delle targhe polacche per motorini e auto in Italia sta diventando sempre più diffuso, con Napoli che si distingue come una delle città con il maggior numero di veicoli targati Polonia. Secondo il programma Rai FarWest, su un totale di 53 mila targhe straniere in Italia, ben 35 mila si trovano solo a Napoli. Ma perché c’è questa tendenza crescente verso le targhe polacche? La risposta sta nei costi esorbitanti delle assicurazioni, con Napoli che si posiziona al secondo posto, subito dopo Prato, nella classifica delle città italiane dove si paga di più per assicurare un veicolo. Mentre l’RC di un motorino a Napoli può superare i 1.500 euro all’anno, l’utilizzo di una targa straniera può ridurre questo costo fino a un quinto.
### Come funziona il trucco delle targhe straniere
L’operazione di utilizzare targhe polacche per risparmiare sull’assicurazione è un trucco che consente di aggirare le normative italiane e pagare cifre significativamente inferiori. Ma come funziona esattamente questo meccanismo? Basta recarsi presso un’agenzia di pratiche auto con il proprio motorino, aprire una richiesta di radiazione per l’esportazione in Polonia del veicolo, attendere che il mezzo venga nuovamente immatricolato nel paese dell’Europa orientale e stipulare un contratto di noleggio con la società intestataria dello scooter. In questo modo, il costo dell’assicurazione può scendere da circa 600-800 euro il primo anno a 300-350 euro per gli anni successivi. È importante sottolineare che nonostante possa sembrare una pratica ingegnosa, è comunque legale in base alle normative italiane, come conferma Giuseppe Guarino, Segretario Nazionale Studi di Unasca.
### Le pericolose conseguenze dell’utilizzo di targhe straniere
Sebbene l’utilizzo di targhe polacche possa sembrare un modo per risparmiare denaro sull’assicurazione, porta con sé una serie di rischi e conseguenze potenzialmente pericolose. In caso di incidente, la compagnia assicurativa polacca potrebbe rifiutarsi di coprire i danni, o nel migliore dei casi richiedere tempi lunghi per il pagamento. Inoltre, chi decide di radiazionare il proprio mezzo per esportarlo in Polonia non sarà più il proprietario del veicolo e potrebbe perdere il controllo su di esso. Inoltre, nel caso in cui la società intestataria dello scooter o dell’auto fallisca, tutti i veicoli verrebbero confiscati agli utilizzatori e ai precedenti proprietari. In definitiva, questa pratica potrebbe portare a sacrificare la proprietà del proprio mezzo in cambio di costi assicurativi più bassi.
### I costi delle assicurazioni in Italia e il problema degli evasori
La denuncia del fenomeno delle targhe polacche porta a una riflessione amara sul costo delle assicurazioni in Italia. Nonostante le truffe e gli evasori assicurativi contribuiscano ad aumentare i costi per tutti, l’IVASS ha evidenziato che in Italia si paga il 27% in più rispetto alla media europea per assicurare un veicolo. Negli ultimi anni, i prezzi delle polizze sono aumentati del 7,5%, un valore superiore all’inflazione. Inoltre, cresce anche il numero di veicoli che circolano senza l’assicurazione RC obbligatoria, con tre milioni di veicoli che rappresentano il 5,6% del parco circolante. Questo fenomeno mette in evidenza la necessità di riforme nel settore assicurativo italiano per rendere le polizze più accessibili e ridurre il numero di evasori.
In conclusione, l’utilizzo di targhe polacche per motorini e auto potrebbe sembrare un modo per risparmiare sull’assicurazione, ma porta con sé rischi e conseguenze significative. È importante che le autorità competenti monitorino attentamente questo fenomeno e adottino misure per contrastare gli evasori assicurativi, garantendo una maggiore equità nel settore delle assicurazioni in Italia.