Caro Barlotti,
Hai sollevato un argomento molto importante riguardo all’enorme debito pubblico del nostro Paese e ai costi elevati degli interessi che dobbiamo sostenere ogni anno. È davvero un peccato che una parte significativa dei nostri sacrifici venga sprecata per pagare interessi su un debito che sembra non finire mai. Inoltre, considerando l’enorme evasione fiscale nazionale stimata intorno ai 100 miliardi di euro all’anno, sarebbe prioritario concentrarsi sul recupero di queste somme non versate.
In una società che ha raggiunto livelli incredibili di successo in vari settori, è difficile da comprendere come non si riesca a trovare un sistema efficace per far sì che tutti paghino le tasse in modo equo. Forse manca la volontà politica necessaria per affrontare questa questione in modo deciso e risolutivo.
In passato, si discuteva molto del debito pubblico e dello spread, con governi che cadevano e si formavano proprio a causa di questa emergenza finanziaria. Tuttavia, l’attenzione su questo tema sembra essere diminuita con l’ascesa dei partiti populisti che hanno criticato le politiche di rigore imposte dall’Europa. La pandemia ha portato tutti gli Stati a concentrarsi sulle misure di sostegno all’economia, anche se alcune decisioni possono avere effetti negativi sui conti pubblici.
Nonostante il ministro Giorgetti metta in guardia sul rischio di bancarotta dei conti pubblici, sono pochi coloro che sembrano ascoltarlo, anche all’interno della sua stessa maggioranza. Tuttavia, il problema del debito pubblico rimane lì, a ricordarci la necessità di ridurlo per il bene nostro e di generazioni future. Non possiamo permetterci di lasciare ai nostri figli l’onere di pagare per le nostre spese sperperare risorse senza responsabilità. Sia come politici sia come cittadini, dobbiamo fare di più per affrontare questa sfida in modo serio e responsabile.