Cindy Ngamba, una rifugiata proveniente dal Camerun, ha raggiunto un traguardo storico vincendo la sua prima medaglia ai Giochi Olimpici a Parigi come parte del Refugee Olympic Team. Questa giovane atleta di 25 anni è originaria del Camerun e ha lottato contro molte difficoltà per arrivare fin qui. Ngamba ha affrontato il bullismo a scuola e è stata arrestata in un ufficio di immigrazione prima di essere trasferita in un centro di detenzione. Ha vissuto esperienze spaventose, ma alla fine le è stato concesso lo status di rifugiata nel 2019 per proteggerla.
Ngamba ha fatto coming out nel 2018 e ha lottato contro pregiudizi e discriminazioni. La boxe è diventata la sua salvezza e il suo fratello Kennet, il suo migliore amico, l’ha introdotta a questo sport. Nonostante Ngamba desideri combattere per il Regno Unito, attualmente non può farlo a causa della legge. Il suo obiettivo è rappresentare il Regno Unito ai Giochi Olimpici di Los Angeles del 2028 come segno di gratitudine verso il paese che l’ha accolta.
Ngamba è lesbica, ma nel suo paese d’origine l’omosessualità è considerata un reato penale. Non può tornare in Camerun per evitare la prigionia. Ha vissuto in Europa dal 2009 e ha affrontato molte sfide lungo il suo cammino. Non ha visto la sua famiglia per anni ed è stata portata illegalmente nel Regno Unito. Nonostante tutto, Ngamba ha ottenuto una medaglia di bronzo nella boxe alle Olimpiadi e spera di ottenere la cittadinanza britannica in futuro.
Il Refugee Olympic Team è un simbolo di inclusione e uguaglianza, composto da 36 atleti provenienti da diverse parti del mondo. Questa squadra unisce atleti che hanno affrontato situazioni difficili e rappresenta oltre 100 milioni di persone sfollate in tutto il mondo. Cindy Ngamba ha dimostrato con la sua medaglia storica che nonostante le avversità, è possibile raggiungere i propri sogni e ispirare gli altri. La sua storia è un esempio di coraggio e determinazione che tutti dovrebbero conoscere.