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La caccia all’ignoto nell’omicidio di Sharon Verzeni a Bergamo: Prelevamenti del DNA come nel caso Yara

La comunità di Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, è stata scossa dall’omicidio brutale di Sharon Verzeni, una donna di 33 anni barista, accoltellata mentre passeggiava in via Castegnate poco dopo la mezzanotte del 30 luglio scorso. A più di due settimane dal tragico evento, i carabinieri hanno avviato la caccia a Ignoto 1, cercando di identificare il colpevole attraverso il profilo del DNA degli abitanti della cittadina, in particolare di coloro che vivono nell’area dove è avvenuto l’omicidio.

Il metodo utilizzato è simile a quello adottato nel caso Yara Gambirasio a Chignolo d’Isola, a soli 3 km di distanza da Terno d’Isola. Nel 2011, dopo il ritrovamento del cadavere della giovane Yara, vennero prelevati ben 22mila campioni di DNA per identificare l’assassino, che risultò essere Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo tre anni dopo l’omicidio. Ora, le autorità di Bergamo stanno seguendo lo stesso approccio per risolvere il mistero dell’omicidio di Sharon.

I residenti di Terno d’Isola stanno collaborando attivamente con le indagini, sottoponendosi ai test del DNA senza alcuna esitazione. Un abitante ha dichiarato: “Abbiamo fatto il test del DNA senza problemi, non abbiamo nulla da nascondere. È importante per far luce su questo terribile crimine”. Finora, sono stati raccolti “alcune decine” di campioni, ma il processo di selezione dei partecipanti sembra essere diverso rispetto al caso Yara, basandosi su parametri indipendenti dalla residenza e dalla cerchia sociale della vittima.

Il giallo intorno all’omicidio di Sharon Verzeni continua a essere avvolto nel mistero. Le telecamere di sorveglianza nella zona non hanno fornito indizi utili alle autorità, e nemmeno i primi testimoni hanno visto l’assassino fuggire. Una delle ipotesi in considerazione è che il colpevole potrebbe essere un residente locale, data la mancanza di prove tangibili al momento. Le indagini si concentrano anche sul cellulare della vittima per ricostruire le sue ultime ore di vita e i contatti avuti poco prima dell’omicidio.

Il fidanzato di Sharon, Sergio Ruocco, ha un alibi solidissimo, poiché si trovava a casa a dormire mentre la tragica aggressione avveniva. Le telecamere dei vicini confermano che quella notte solo Sharon è uscita di casa. Ruocco è stato interrogato dai carabinieri più volte, e ha fornito una testimonianza coerente della sua presenza in casa durante l’omicidio.

La comunità di Terno d’Isola è sconvolta dal crimine e si è unita nel dolore per la perdita di Sharon. Le autorità stanno lavorando instancabilmente per portare il colpevole di fronte alla giustizia e garantire che la tranquillità e la sicurezza della cittadina vengano ripristinate. La caccia a Ignoto 1 continua, mentre la memoria di Sharon Verzeni resta viva nei cuori di coloro che l’hanno conosciuta e amata.