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Un attacco terroristico ha scosso il Medio Oriente, con circa 500 agenti di Hezbollah che hanno perso la vista a seguito delle esplosioni di cercapersone in Libano e Siria. Questo tragico evento è stato riportato dal canale televisivo saudita Al Hadath.

Attacco mortale a Gaza

Quattro soldati israeliani sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti feriti durante i combattimenti avvenuti a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno confermato la notizia questa mattina, sottolineando che tra le vittime si trovava la 20enne Agam Naim, una sergente paramedico. È importante sottolineare che Agam Naim è stata la prima soldatessa a perdere la vita durante l’offensiva di terra contro Hamas, portando il bilancio delle vittime a 348.

Colloqui per una tregua

Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, è giunto al Cairo per discutere degli sforzi volti a raggiungere un cessate il fuoco tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Durante il suo viaggio, Blinken si incontrerà con il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, per valutare le possibilità di una tregua.

Responsabilità dell’attacco

Secondo il quotidiano New York Times, l’attacco con i cercapersone che ha causato le esplosioni mortali è stato orchestrato da Israele. Gli esplosivi sarebbero stati inseriti accanto alla batteria di ogni dispositivo e attivati tramite un messaggio, causando una serie di esplosioni simultanee. Alcune fonti americane citate dal New York Times sostengono che l’operazione è stata condotta dall’Mossad e dall’esercito israeliano.

La società taiwanese Gold Apollo ha smentito di essere coinvolta nella produzione dei cercapersone utilizzati da Hezbollah durante l’attacco. Il fondatore dell’azienda, Hsu Ching-Kuang, ha dichiarato che i dispositivi incriminati non erano di loro produzione, ma erano stati realizzati da un’azienda europea con il permesso di utilizzare il marchio di Gold Apollo. Questa precisazione è importante per chiarire eventuali fraintendimenti sulla responsabilità dell’azienda taiwanese.

Le tensioni nel Medio Oriente hanno portato a misure precauzionali da parte delle compagnie aeree, con Air France e British Airways che hanno deciso di sospendere i voli su Israele per motivi di sicurezza. Questa decisione segue le rinnovate tensioni nella regione e segue l’esempio della Lufthansa, che ha adottato una misura simile nelle ore precedenti.

In conclusione, l’attacco terroristico in Medio Oriente ha scosso la regione, provocando gravi conseguenze per gli agenti di Hezbollah coinvolti. Le indagini sull’attacco e le tensioni in corso richiedono un’azione urgente per cercare una soluzione diplomatica e porre fine alla violenza. Speriamo che i colloqui in corso possano portare a una tregua e riportare la pace nella regione.