Attacco contro il campo profughi di Nuseirat, 6 morti
Almeno sei persone sono state uccise e altre due ferite nei bombardamenti israeliani contro il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, ha detto lunedì l’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa.
Secondo Wafa, le forze israeliane hanno bombardato una tenda di sfollati di Gaza a Nuseirat domenica notte, provocando due morti e due feriti. L’agenzia ha indicato che un secondo attacco è avvenuto ore prima nello stesso campo profughi, provocando almeno quattro morti, tra cui un minore, e ferendo diverse persone.
Il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano Herzi Halevi ha approvato l’espansione dell’invasione via terra nel sud del Libano meridionale, riferisce l’emittente statale israeliana Kan. Funzionari militari e di sicurezza dello Stato ebraico – riferisce Kan – hanno preso in considerazione l’idea di annunciare la fine dell’offensiva di terra la scorsa settimana ma Halevi ha dato luce verde a nuovi ordini per espandere l’assalto, che potrebbe includere altre migliaia di soldati.
Idf, ucciso un importante comandante della Jihad a Gaza
Un importante comandante della Jihad islamica palestinese è stato ucciso in un attacco aereo nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato l’Idf, precisando che Muhammad Abu Saheel, capo delle operazioni della Jihad islamica, è morto in un attacco condotto da aerei da combattimento contro una sala di comando situata all’interno di un’ex scuola nel nord di Gaza.
Iran, espellere Israele da Onu dopo raid in Siria
Il ministero degli Esteri iraniano chiede un embargo sulle armi nei confronti di Israele e l’espulsione del Paese dalle Nazioni Unite a seguito del raid delle forze israeliane a Damasco. Il portavoce Esmaeil Baghaei ha affermato che Teheran “ha condannato fermamente l’aggressivo attacco condotto oggi contro un edificio residenziale” nella zona di Damasco. L’attacco a un appartamento di Hezbollah ha ucciso nove persone, secondo l’agenzia di stampa Shams. Tra i morti anche un comandante di Hezbollah, afferma il war monitor dell’Osservatorio siriano per i diritti umani.
La situazione nel Medio Oriente continua ad essere tesa e in rapida evoluzione, con attacchi e controattacchi che hanno portato a perdite di vite umane e ritorsioni da entrambe le parti coinvolte. L’escalation della violenza e delle ostilità minaccia di destabilizzare ulteriormente la regione e di mettere a rischio la vita di molte persone innocenti.è fondamentale che la comunità internazionale si impegni attivamente a cercare una soluzione pacifica e diplomatica a questi conflitti, per evitare ulteriori sofferenze e distruzioni. Sono necessari sforzi concertati per promuovere il dialogo, la comprensione e la riconciliazione tra le diverse fazioni coinvolte, al fine di porre fine al ciclo di violenza e creare le basi per una pace duratura e sostenibile nella regione.