Nuovo attacco di Israele a Beirut: Nasrallah in pericolo?
Un nuovo attacco israeliano ha colpito Beirut poco dopo il discorso del primo ministro Benjamin Netanyahu alle Nazioni Unite. Secondo il portavoce dell’Idf, contrammiraglio Daniel Hagari, l’aeronautica militare israeliana ha preso di mira il quartier generale di Hezbollah a Beirut, concentrandosi sul sobborgo di Dahiyeh, noto per essere una roccaforte dei proxy iraniani. Mentre la sorte di Hassan Nasrallah è ancora incerta, è stata confermata la morte di sua figlia Zeinab, considerata sua discepola.
Possibili nuovi raid su Beirut e reazioni di Hezbollah
Negli ultimi tempi, i caccia israeliani hanno continuato a colpire obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale e nel centro del Paese, inclusi lanciarazzi puntati verso Tel Aviv e edifici utilizzati come depositi di armi. In risposta, Hezbollah ha rivendicato il lancio di 65 razzi contro la città di Safed, causando danni significativi e ferendo una donna. Non sono ancora state rilasciate dichiarazioni ufficiali riguardo all’attacco a Beirut, ma le sirene continuano a risuonare nella Bassa Galilea e nella Galilea occidentale.
L’Idf ha esortato i civili libanesi a evacuare immediatamente i pressi di alcuni edifici nel sobborgo di Dahiyeh, in quanto un nuovo attacco è in corso. Il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba delle forze israeliane, ha diffuso mappe dettagliate per indicare i siti da evitare, tra cui il quartiere Al-Laylaki e Al-Hadath, presunti luoghi utilizzati da Hezbollah. La situazione rimane tesa, con i jet israeliani che continuano a sorvolare lo spazio aereo vicino all’aeroporto internazionale di Beirut per impedire eventuali voli ostili armati.
Incidenti e reazioni internazionali
Il raid israeliano su Beirut ha suscitato preoccupazione e reazioni a livello internazionale. Secondo fonti vicine a Hezbollah, Nasrallah sarebbe rimasto illeso, ma diverse fonti hanno fornito informazioni contrastanti sull’effettivo stato di salute del leader terrorista. L’attacco è stato descritto come uno dei più grandi a Beirut dall’inizio della guerra del 2006, con funzionari israeliani che sostengono di aver colpito pezzi da novanta di Hezbollah nel quartier generale.
Le reazioni dell’Iran e di altri attori regionali non si sono fatte attendere, con l’Ambasciata iraniana in Libano che ha condannato l’attacco come una pericolosa escalation che porterà a conseguenze gravi per l’autore. A Teheran, l’ayatollah Ali Khamenei ha convocato una riunione d’emergenza del Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale per discutere della situazione.
Netanyahu ha deciso di lasciare New York in fretta dopo il suo discorso alle Nazioni Unite, con il suo segretario militare che gli ha comunicato la necessità di rientrare in Israele. L’ufficio del primo ministro ha diffuso una foto in cui Netanyahu approva l’attacco aereo al quartier generale di Hezbollah, confermando la sua presenza al momento della decisione. L’escalation dei recenti eventi ha sollevato interrogativi sul futuro delle relazioni tra Israele e Hezbollah, così come sul coinvolgimento internazionale nella regione.
Valutazione dei danni e delle vittime
Le squadre della protezione civile sono attualmente impegnate a spegnere gli incendi e a valutare i danni causati dagli attacchi israeliani a Beirut. Il ministero della Salute libanese ha confermato la morte di almeno 6 persone e il ferimento di altre 91 nel corso degli ultimi attacchi contro Hezbollah nella periferia meridionale della città. Si tratta di un bilancio preliminare che potrebbe ancora subire variazioni a causa della complessità della situazione sul campo.
In conclusione, l’attacco israeliano a Beirut rappresenta un’escalation significativa nelle tensioni regionali, con ripercussioni ancora incerte sulle relazioni tra Israele, Hezbollah e altri attori coinvolti. La comunità internazionale segue da vicino gli sviluppi in Medio Oriente, cercando di prevenire una possibile escalation del conflitto e di favorire una soluzione diplomatica alla crisi in corso.