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Dopo due giorni di trattative serrate nella capitale libanese, l’inviato dell’amministrazione Biden, Amos Hochstein, è giunto in Israele per incontrare prima il ministro Ron Dermer, stretto collaboratore di Benyamin Netanyahu, e poi il premier stesso.

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato di aver ucciso nove uomini armati palestinesi durante un raid di due giorni nella città di Jenin, in Cisgiordania. Tre uomini armati responsabili di attacchi con armi da fuoco sono stati eliminati da un drone, seguito da esplosioni secondarie, indicando la presenza di armi nel luogo colpito. Un video dell’attacco è stato reso pubblico.

In un altro sviluppo, tre palestinesi di Hebron, in Cisgiordania, sono stati arrestati per aver pianificato di assassinare il ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben-Gvir e suo figlio. Ismail Ibrahim Awadi, il principale sospettato, avrebbe contatti con Hezbollah e Hamas per ottenere armi e supporto. La cellula aveva monitorato Ben Gvir e i suoi figli a Kiryat Arba, considerando l’assassinio durante un attacco terroristico.

L’esercito israeliano ha lanciato attacchi aerei sulla città libanese di Tiro dopo aver emesso ordini di evacuazione per quartieri vicini a Hezbollah. I raid sono stati eseguiti poco dopo i comandi di evacuazione, mirando a obiettivi specifici.

Nel nord di Gaza, un attacco aereo israeliano ha ucciso almeno 66 persone, principalmente donne e bambini, distruggendo un blocco residenziale vicino all’ospedale Kamal Adwan a Beit Lahia. Molti sono dispersi secondo la Protezione civile di Gaza, che ha descritto l’attacco come un “orribile massacro”.

A Palmira, in Siria, i raid israeliani hanno causato la morte di 68 persone, tra cui miliziani filo-iraniani e combattenti stranieri. Hezbollah e Al-Nujaba sono tra i gruppi colpiti. Gli attacchi continuano, con un nuovo bombardamento nella periferia di Beirut, mirando ai sobborghi di Hezbollah.

Il Senato degli Stati Uniti ha respinto un tentativo di bloccare la vendita di armi offensive a Israele, nonostante le preoccupazioni per le violazioni dei diritti umani e le morti di civili nei territori palestinesi. Il voto riflette il sostegno continuo agli aiuti militari ad Israele da parte degli Stati Uniti.

Decine di persone sono state uccise e ferite negli attacchi aerei israeliani a Beit Lahiya, con molti dispersi o intrappolati sotto le macerie. I media di Hamas parlano di 57 vittime, ma non ci sono cifre ufficiali confermate. L’esercito israeliano ha respinto le accuse di esagerazioni dei media di Hamas riguardo al numero di vittime.

La situazione in Medio Oriente rimane tesa, con continui attacchi e rappresaglie tra Israele e Palestina, suscitando preoccupazioni internazionali per la sicurezza e il benessere dei civili coinvolti.