VERONA – La famiglia di Emanuele Tarelli, un giovane veronese di 33 anni scomparso dal 28 giugno, ha lanciato un appello disperato per aiutare nella sua ricerca. Il fratello di Emanuele si è rivolto alla comunità online chiedendo aiuto per ritrovare il proprio caro, che si è allontanato da casa senza lasciare traccia. Da allora, non hanno più avuto notizie di lui e il suo cellulare risulta essere spento. La famiglia ha condiviso la sua preoccupazione e ha diffuso volantini con la descrizione e le foto di Emanuele, sperando che chiunque abbia informazioni utili possa contattare le autorità o l’associazione Penelope.
La scomparsa di Emanuele Tarelli
Emanuele Tarelli è scomparso il 28 giugno, lasciando la sua abitazione senza fare ritorno. La sua famiglia è preoccupata perché non ha avuto più alcuna notizia da quel giorno e il suo cellulare è spento. Non avendo con sé mezzi di sostentamento, la famiglia ritiene che non si sia allontanato troppo dal comune di Verona. La trasmissione televisiva “Chi l’ha visto” ha dedicato spazio al caso di Emanuele, e la famiglia ha raccontato che il giovane viveva una situazione psicologica complessa che lo aveva portato ad isolarsi dagli affetti più cari.
L’appello della famiglia
La famiglia di Emanuele ha lanciato un appello durante la trasmissione televisiva, chiedendo a chiunque possa aver visto il giovane di contattarli. Hanno sottolineato un dettaglio importante: il 10 luglio una persona ha segnalato di aver visto qualcuno in difficoltà nell’Adige, in zona Villa Buri. Emanuele non sa nuotare, quindi la famiglia ha chiesto ulteriori informazioni per capire se potesse essere lui. La preoccupazione per il giovane è palpabile, e la famiglia spera di ricevere notizie che possano aiutarli a ritrovarlo al più presto.
La situazione di Emanuele
Secondo quanto raccontato dalla famiglia, Emanuele viveva una situazione psicologica difficile che lo aveva portato ad isolarsi dagli amici e dalla famiglia. Nonostante ciò, la sua scomparsa ha generato grande preoccupazione e apprensione tra i suoi cari. La madre ha ricordato che il giovane aveva lasciato in casa il portafoglio e una catenina del battesimo, di cui non si separava mai. Anche se aveva con sé un notebook, sembrava che lo schermo non funzionasse correttamente.
La famiglia ha descritto Emanuele come una persona che quasi si vergognava di ammettere di soffrire di depressione, e questo potrebbe aver contribuito alla sua decisione di allontanarsi. Nonostante i tentativi di aiutarlo, il giovane sembrava non trovare pace e conforto nella propria situazione emotiva.
Emanuele Tarelli è stato visto per l’ultima volta il 28 giugno, e da allora la sua famiglia è in ansia per la sua sorte. La speranza è che l’appello lanciato possa portare a nuove informazioni che aiutino a ritrovarlo e a garantirgli il supporto di cui ha bisogno. Chiunque abbia visto Emanuele o possa fornire informazioni utili è pregato di contattare le autorità o l’associazione Penelope al più presto.