Egle Possetti, la portavoce del Comitato ricordo vittime del Morandi, ha parlato senza mezzi termini in un’intervista recente. Questa associazione rappresenta i familiari delle vittime del crollo del Ponte Morandi. Durante l’intervista, Possetti ha affrontato senza esitazioni le domande riguardanti la retata del 7 maggio che ha scosso la Liguria.
La portavoce ha sottolineato l’importanza di fermare gli attacchi alle intercettazioni, evidenziando il caso Possetti come un monito per tutti. È fondamentale che la privacy e la dignità delle persone vengano rispettate, anche in situazioni delicate come questa retata.
Possetti ha ribadito che il Comitato ricordo vittime del Morandi continuerà a lottare per giustizia e verità per le vittime e le loro famiglie. Non si fermeranno di fronte alle difficoltà e alle pressioni esterne, ma persevereranno nel loro impegno per garantire che simili tragedie non accadano mai più.
Durante l’intervista, la portavoce ha anche evidenziato la necessità di un maggiore supporto alle famiglie colpite da tragedie come il crollo del Ponte Morandi. Le risorse e l’assistenza psicologica sono fondamentali per aiutare le persone a superare i momenti difficili e a ricostruire le proprie vite.
Possetti ha concluso l’intervista con un appello alla solidarietà e alla compassione. Ha invitato tutti a riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni e a lavorare insieme per creare una società più sicura e rispettosa. Solo unendo le forze e agendo con responsabilità si potrà prevenire futuri disastri e proteggere la vita e la dignità di tutti.
In conclusione, l’intervista di Egle Possetti ha messo in luce l’importanza di difendere i diritti fondamentali delle persone e di lavorare per una società più giusta e solidale. Le sue parole rimarranno un monito per tutti noi, affinché non dimentichiamo mai le vittime del passato e ci impegniamo per un futuro migliore per tutti.