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Le forze armate israeliane hanno confermato la morte di Hashem Safieddine, un dirigente di Hezbollah, in un attacco dal Libano su Tel Aviv. Il capo di stato maggiore delle IDF ha avvertito che Israele perseguirà tutti i suoi nemici e ha dichiarato di aver colpito Nasrallah, il suo successore, e la maggior parte della leadership di Hezbollah.

Hezbollah ha rivendicato la responsabilità di un altro attacco lanciando razzi verso il centro di Israele, mirando al quartier generale dell’Unità 8200 dell’intelligence israeliana a Glilot, a nord di Tel Aviv.

Nel frattempo, le truppe israeliane hanno arrestato decine di sospetti terroristi durante un’operazione nel nord della Striscia di Gaza. Ci sono stati pesanti combattimenti e gli abitanti palestinesi sono stati evacuati dalla zona.

Due razzi a lungo raggio lanciati da Hezbollah dal Libano su Tel Aviv sono stati intercettati dall’aeronautica militare israeliana. Le sirene hanno suonato in diverse città vicine e nella zona di Nazareth, a nord.

In risposta agli attacchi, Israele ha bombardato la periferia meridionale di Beirut, in Libano. Almeno tre attacchi hanno colpito la zona, causando danni e richiedendo evacuazioni. Questi attacchi sono avvenuti dopo che un edificio nella roccaforte di Hezbollah è stato raso al suolo in un altro attacco.

Inoltre, il Segretariato di Sicurezza dello Stato libanese ha emesso una dichiarazione ufficiale condannando gli attacchi israeliani e chiedendo il rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che chiede il disarmo di tutte le milizie in Libano.

La situazione in Medio Oriente rimane tesa, con continui scontri tra Israele e gruppi armati nella regione. È fondamentale per entrambe le parti cercare una soluzione pacifica e negoziata per evitare un ulteriore deterioramento della situazione e proteggere la vita dei civili coinvolti nei conflitti.