Una troupe del Tg3 è stata aggredita in Libano, vicino a Sidone. L’autista locale ha avuto un infarto ed è morto. Lo ha denunciato lo stesso telegiornale nell’edizione delle 12 riportando il racconto dell’inviata Lucia Goracci. L’Idf ha annunciato l’inizio di un’operazione terrestre “limitata” nella parte occidentale del Libano meridionale, dove sono stati avvistati soldati israeliani che issano una bandiera nel villaggio di Marouhn al-Ras, nel Sud del Libano. Hezbollah ha dichiarato di aver costretto le truppe dell’Idf a ritirarsi dopo essersi infiltrate in una postazione dell’Unifil, i caschi blu nel Paese. I militari italiani del contingente lanciano l’allarme: siamo in massima allerta.
Inoltre, il direttore dell’ospedale Kamal Adwan di Beit Lahia, nella Striscia di Gaza settentrionale, ha dichiarato che l’esercito israeliano (Idf) ha ordinato l’evacuazione della struttura sanitaria entro 24 ore, come riportato dal quotidiano israeliano Haaretz.
Almeno sette persone sono state uccise, comprese donne e bambini, nel raid condotto dagli israeliani contro un edificio residenziale a Damasco, nel quartiere di Mazzeh, come riferito dalla tv di stato siriana. Undici sono i feriti che sono stati segnalati nel raid che ha colpito un quartiere dove si trovano quartier generali di agenzie di sicurezza ed ambasciate.
Il viaggio del ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, negli Stati Uniti è stato rinviato a seguito delle condizioni dell’ultimo minuto poste dal primo ministro Benjamin Netanyahu. Gallant avrebbe dovuto volare nelle prossime ore e avrebbe dovuto incontrare il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin il giorno dopo. Netanyahu ha dichiarato a Gallant che la visita non sarà approvata finché non parlerà direttamente con il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il gabinetto di sicurezza non approverà la risposta pianificata da Israele all’attacco missilistico dell’Iran della scorsa settimana.