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La storia di Alice Serafini è un racconto di coraggio e sacrificio che molti genitori imprenditori devono affrontare ogni giorno. Alice, una pasticciera trentina di 32 anni con un background professionale impressionante, si è trovata costretta a chiudere la sua amatissima pasticceria Speculoos a causa della maternità. Questo non è stato una scelta, ma una necessità dettata dalle circostanze e dalle mancanze del sistema che non offre a donne imprenditrici come lei le stesse tutele di una lavoratrice dipendente.

Nel corso della sua carriera, Alice ha accumulato esperienze lavorative in ristoranti di alto livello in giro per il mondo, collaborando con chef rinomati come Eneko Atxa. Tuttavia, nonostante il suo talento e la sua determinazione, ha dovuto fare i conti con la realtà della maternità e le sfide che questa porta con sé per una donna imprenditrice.

Una decisione difficile

Alice ha descritto la decisione di chiudere la sua pasticceria come una delle più difficili della sua vita. Dopo aver lavorato duramente per realizzare il suo sogno di aprire un laboratorio di prodotti gluten free insieme al fratello durante la pandemia covid, ha dovuto dire addio a quella che considerava il suo “piccolo mondo”. Nonostante il dolore della separazione, Alice ha affrontato la situazione con coraggio e determinazione, consapevole che la sua priorità doveva essere la sua famiglia e il suo nuovo ruolo di madre a tempo pieno.

Le sfide delle donne imprenditrici

La storia di Alice mette in luce le sfide che le donne imprenditrici devono affrontare in un sistema che spesso le lascia indietro rispetto alle lavoratrici dipendenti. La mancanza di tutele adeguate e di sostegno da parte dello Stato le obbliga a fare scelte difficili, sacrificando a volte la propria carriera per dedicarsi alla famiglia.

La necessità di un cambiamento

Alice sottolinea l’importanza di un cambiamento nel sistema per garantire maggiori tutele e sostegno alle donne imprenditrici che decidono di diventare madri. Propone anche un maggiore coinvolgimento dei padri nel processo di cura dei figli, prendendo esempio da quanto avviene già in altri paesi. La maternità non dovrebbe essere un ostacolo alla carriera delle donne, ma un momento di crescita e realizzazione personale che dovrebbe essere supportato e valorizzato dalla società nel suo insieme.

In conclusione, la storia di Alice Serafini è un monito sulle sfide e le difficoltà che molte donne imprenditrici devono affrontare nel conciliare la propria carriera con la maternità. È necessario un cambiamento radicale nel sistema per garantire loro le stesse opportunità e tutele di cui godono le lavoratrici dipendenti, affinché possano continuare a perseguire i propri sogni senza dover sacrificare la propria famiglia.