Il presidente russo, Vladimir Putin, ha definito l’attacco ucraino nella regione di Kursk come una “provocazione su larga scala”, che ha causato la morte di cinque persone e il ferimento di oltre venti. Putin ha promesso di fornire tutto il supporto necessario agli evacuati nella regione.
Il Niger ha deciso di interrompere le relazioni diplomatiche con l’Ucraina, seguendo l’esempio del Mali, accusando Kiev di sostenere gruppi terroristici. La Casa Bianca ha dichiarato che gli Stati Uniti contatteranno le autorità militari ucraine per comprendere meglio la situazione e discutere degli attacchi a Kursk.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha firmato un progetto di legge per prolungare la legge marziale e la mobilitazione per altri tre mesi dopo il 12 agosto. L’Unione Europea ha autorizzato l’invio di una prima tranche di 4,2 miliardi di euro per la ricostruzione in Ucraina.
La NATO ha esortato la Russia a ritirare le truppe dalle regioni della Georgia occupate da 16 anni, difendendo la sovranità e l’integrità territoriale del paese caucasico. Nel frattempo, la Russia ha accusato l’Ucraina di voler aprire un secondo fronte in Africa per prolungare la mobilitazione.
La situazione in Ucraina rimane tesa, con continui attacchi e vittime civili. Gli scontri tra forze ucraine e russe continuano, con ripercussioni sia a livello nazionale che internazionale. La comunità internazionale è chiamata a intervenire per garantire la pace e la sicurezza nella regione.